sabato, Aprile 20, 2024
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IKEA, Volvo, Uber, Coca-Cola chiedono all’UE di porre fine alle vendite di auto a combustibile

Vi sono anche colossi del marketing che chiedono che l'UE vieti la vendita di veicoli a benzina e diesel entro il 2035

Qualche settimana fa il sito Transport&Environment,  aveva riportato un indagine condotta in ambito Unione Europea in cui il 63% degli intervistati è risultato essere favorevole all’idea di un divieto assoluto per auto benzina e diesel nuove dal 2030. il sondaggio ha interessato oltre 10 mila cittadini europei maggiorenni tra le 15 principali città in Belgio, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito. Tra gli intervistati 3 su 4 vivono stabilmente in città, quindi anche questo può aver influito sulle risposte. In generale è curioso scoprire come solo il 29% è contrario al divieto di auto nuove benzina e diesel dal 2030. Tra i soggetti intervistati i più green sono risultati gli abitanti di Roma e Milano, che assieme a Barcellona, Madrid e Budapest superano di gran lunga la media del 63%.  T&E, che sostiene da tempo che la Commissione europea dovrebbe fissare una deadline per le vendite di auto a benzina e diesel, è ritornata alla carica: oggi infatti ha pubblicato un articolo attraverso il quale afferma di aver aperto una open call alla quale hanno già aderito 27 società attraverso la quale si chiede alla UE di fissare una data certa entro la quale verranno bandite le auto a combustibile. L’ invito continuerà a raccogliere sostegno per una graduale eliminazione in vista della revisione degli standard di CO2 per auto e furgoni dell’UE. Le società fino ad ora aderenti comprendono anche IKEA, Sky, Uber, Vattenfall, Volvo e rappresentano un’ampia gamma di settori. Per T&E l’idea di una data fissa invierà un chiaro segnale di investimento per le case automobilistiche, le catene di approvvigionamento e i fornitori di infrastrutture e consentirà a tutte le aziende di decarbonizzare le loro flotte di veicoli.

Nella nota l’organizzazione per i trasporti sostenibili ricorda “che Auto e furgoni sono responsabili del 15% di tutte le emissioni di CO2 in Europa e sono la principale fonte (26%) di emissioni di ossido di azoto tossico, che causa malattie croniche e la morte prematura di 54.000 europei ogni anno. Il petrolio costa all’economia europea oltre 200 miliardi di euro l’anno in importazioni. Un recente sondaggio mostra che quasi due terzi dei residenti urbani sostengono il divieto della vendita di nuove auto a benzina e diesel in Europa dopo il 2030.”

Le società che ad oggi hanno aderito alla call sono: Allego, Ample, Arrival, Chargepoint, Coca-Cola European Partners, Electreon, Enel X, EV Box, Fastned, Greenway, Iberdrola, IKEA Retail, LeasePlan, Leclanché, Li-cycle, Lime, Metro AG, Novamont, Novo Nordisk, SAP Labs in France, Schneider Electric, Sky, Uber, Vattenfall, Verkor, Volvo , Vulcan Energy.

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