Dopo le prime 13 giornate di campionato, il Napoli guidato da Antonio Conte si trova saldamente al comando della Serie A. Il tecnico, noto per la sua capacità di costruire squadre solide e competitive, sta plasmando un gruppo coeso e determinato, basandosi non solo sui nuovi acquisti ma soprattutto sulle risorse già presenti in rosa.
Una rivoluzione che parte dall’interno
Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, il Napoli di Conte sta andando controcorrente rispetto alla tradizionale idea di “rivoluzione” nel calcio, che spesso si fonda su numerosi cambiamenti di organico. In questo caso, invece, i pilastri del progetto sono quei giocatori che, nonostante sembrassero vicini alla fine del loro ciclo a Napoli, si sono confermati fondamentali.
Giovanni Di Lorenzo e Amir Rrahmani, capitani simbolici di questa nuova fase, sono un esempio perfetto: entrambi hanno giocato ogni minuto delle prime 13 partite, contribuendo in modo determinante alla rinascita della solidità difensiva, uno dei punti deboli dello scorso anno.
I numeri della rinascita
La fiducia di Conte nei “vecchi leader” trova conferma nei dati: sia Di Lorenzo che Rrahmani hanno accumulato 1170 minuti di gioco, sempre titolari e mai sostituiti, diventando figure imprescindibili nello scacchiere azzurro. La loro continuità è stata la base su cui costruire una difesa trasformata, ora punto di forza della squadra.
Un gruppo che guarda avanti
Nonostante l’arrivo di nuovi giocatori durante l’estate, Conte ha scelto di valorizzare chi conosce già l’ambiente e ha dimostrato di saper reggere la pressione. Questa strategia ha permesso al Napoli non solo di mantenere alta la competitività, ma anche di adattarsi rapidamente alle idee del nuovo allenatore.
Con Di Lorenzo e Rrahmani come punti di riferimento, il Napoli di Conte non solo domina la classifica, ma dimostra che la continuità e la fiducia nelle proprie risorse interne possono essere la chiave per il successo.