Il padre di Erling Haaland, Alf-Inge, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Tuttosport nella quale ha raccontato dettagli e retroscena sulla carriera del giovane centravanti del Borussia Dortmund e della nazionale norvegese. Le dichiarazioni:
“E’ nato attaccante, fin da piccolo. Adorava le punte che segnavano tanti gol, due in particolare: Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo. Aveva un debole anche per il Mario Balotelli del Manchester City.
Non è mai soddisfatto di se stesso, si allena in continuazione perché vuole diventare il migliore. E’ davvero super focalizzato, vive per il calcio e per il gol. L’avete visto anche voi: se segna due reti e viene sostituito, esce arrabbiato perché voleva restare in campo per cercare un altro gol. A questa attitudine mentale abbina una buona tecnica, un eccellente tempismo e una capacità innata di capire in anticipo dove arriverà la palla in area: per questo realizza molti gol”.
Futuro? “Adesso è molto felice al Borussia Dortmund, però Erling ama le sfide e nel calcio non si può mai sapere in anticipo cosa riserverà il futuro. Vedremo…”.
Contatti in passato con la Juve? “Sì, è vero. Bellissima esperienza. Abbiamo visto uno Juventus-Inter, mi ha colpito l’atmosfera dello Stadium”.