A poche settimane dall’inizio della nuova stagione di Serie A, in casa Milan tiene ancora banco il caso del rinnovo di Gianluigi Donnarumma. Il portiere originario di Castellammare di Stabia ha il contratto in scadenza a giugno 2021: urge perciò trovare una soluzione immediata per il rinnovo.
Soluzione, però, che non è così vicina né così facile, visti i problemi che stanno sorgendo nella trattativa tra la dirigenza rossonera e il suo procuratore Mino Raiola.
Secondo quanto riportato dall’edizione odierna del quotidiano La Gazzetta dello Sport, ci sarebbero notevoli differenze di vedute tra le due parti che starebbero impedendo il buon esito della trattativa e contribuendo ad allontanare il futuro di Gigio da Milano.
Tra le divergenze più importanti sicuramente c’è la cifra del nuovo ingaggio: attualmente il classe 1999 percepisce sei milioni di euro a stagione; secondo le ultime indiscrezioni ci sarebbe una richiesta di arrotondare lo stipendio a 10 milioni annui, ma Maldini e la dirigenza la ritengono una cifra spropositata che non possono offrirgli: ci sarà dunque ancora da limare questo dettaglio non da poco.
Inoltre, un altro argomento di discussione riguarda l’inserimento di una clausola rescissoria che gli permetta di liberarsi dietro tale pagamento: il Milan è ancora una squadra in costruzione e il 21enne ha grandi ambizioni di provare ad alzare qualche trofeo, e Raiola vorrà proprio capire quali sono gli obiettivi a corto-medio termine del Milan. Infine anche la durata del contratto pare essere un tema complicato.
