venerdì, Marzo 29, 2024
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Incendio ai Camaldoli. Napoli continua a bruciare

Dopo il Vulcano, è il turno dei Camaldoli. Le fiamme bruciano la vegetazione dalle nove e trenta di stamattina. Elicotteri e Canadair sorvolano la zona da più di 12 ore. Il fuoco, però, continua a propagarsi. E intanto la comunità continua a tacere.

Dalle nove e trenta di stamattina il versante Soccavo dei Camaldoli, il costone montuoso rivolto verso la collina del Vomero verso Pianura, ha incominciato a bruciare.  Dopo poche ore le fiamme di sono pericolosamente propagate verso la zona dei ristoranti e di alcune abitazioni civili. L’incendio ha generato una densa nume di fumo grigiastra che col vento è arrivata verso il viadotto della tangenziale. L’odore di bruciato è percepibile a chilometri di distanza. Colpito soprattutto il Vomero, ma la pioggia di cenere è visibile anche a Salvator Rosa e al Corso Vittorio Emanuele.

Da ore un Canadair, un elicottero dei Vigili del Fuoco ed uno della Regione Campania, rientrato poco fa per fare rifornimento, stanno contenendo l’ incendio. Ma poco fa la sala operativa del Corpo Forestale dello Stato ha chiesto  l’ intervento di un altro Canadair.

Le cause dell’incendio sono sconosciute. Fatto sta che per la terza volta in una settimana i napoletani si affacciano alla finestra sentendo l’odore di bruciato. E vedendo la loro città andare in fumo. Al riguardo Rosario Lopa ha precisato: «Il nostro patrimonio boschivo è vittima dell’irresponsabilità di pochi e della disattenzione degli organi competenti. Torna ad allarmare i roghi che mandano in fumo intere zone in provincia di Napoli e sul costone di Agnano. Roghi in gran parte di origine dolosa.»