Nella serata di lunedì 28 novembre è arrivata la notizia delle dimissioni del Consiglio di Amministrazione della Juventus. A rinunciare ai propri incarichi sono stati il presidente Andrea Agnelli, il vice presidente Pavel Nedved e altri sette componenti del CdA.
La scelta è stata fatta per permettere alla società di affrontare da una posizione migliore le indagini che la riguardano direttamente. La procura di Torino, infatti, ha aperto un’indagine per falso in bilancio e false fatturazioni mentre la Consob, parallelamente, aveva mosso accuse riguardo presunte irregolarità dell’ultimo bilancio.
Sulla questione, ormai, sono puntati i riflettori di diverse testate giornalistiche ma l’indiscrezione questa volta arriva direttamente da Chiellini durante un colloquio con i magistrati.
L’ex difensore bianconero, infatti, ha tentato in tutti i modi di proteggere il club ma alla fine la verità è venuta fuori. Secondo quanto dichiarato, fu lui ad individuare nel numero di quattro le mensilità a cui rinunciare formalmente con la promessa che una parte, poi, sarebbe stata riadeguata in base a quanto giocato.
Secondo quanto riportato da Repubblica, Chiellini inizia poi a tentennare e a fornire risposte vaghe. Di fatto, sono stati i PM a tirar fuori l’accordo firmato che lascia poco da spiegare.
L’obiettivo dei magistrati, infatti, era capire effettivamente a quanto ammontasse il numero di mensilità a cui rinunciare. Quello che è stato chiaro alla fine del colloquio è che gli accordi erano individuali e che era Paradici ad avanzare le proposte ai calciatori. Nel dettaglio, nell’accordo di Chiellini da 1 milione e mezzo erano compresi anche “500 mila euro, ovvero le due mensilità differite”.
