venerdì, Marzo 29, 2024
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Inter, il derby dura solo 55′: Conte si arrende ai bianconeri già sull’1-0

Un boccone amarissimo mandare giù per Conte che torna dalla trasferta torinese conscio che la sua Inter ha ancora tanto lavoro da fare per riuscire a competere con questa Juve. Mai in controllo del gioco, sempre in difficoltà e in più di qualche occasione tenuti a galla dal provvidenziale Handanovic, i nerazzurri lasciano altri 3 punti sul loro cammino e vedono Lazio e Juventus allontanarsi all’orizzonte. Il distacco adesso è di nove lunghezze anche se con un match ancora da recuperare.

L’Inter sa che, nonostante il fattore tifo annullato, la sfida che si appresta a vivere è di quelle ostiche. La Juventus vista nelle ultime uscite è lontana anni luce rispetto a quella scesa in campo ieri sera. Insomma, sperare in un passo falso come contro il Verona era una possibilità davvero remota. Ma quel che è peggio è che Conte ha visto in appena 55 minuti tutte le sue più fondate certezze dolorosamente sgretolarsi.

Il risultato fermo sullo 0-0 del primo tempo non racconta come siano davvero andate le cose durante la prima frazione di gioco. L’Inter è apparsa sempre in affanno, con un centrocampo continuamente preso in mezzo dalle sfuriate di Cuadrado e le geometrie di Bentancur e Ramsay. Brozovic e Barella in un paio di occasioni sono anche riusciti a liberarsi per il tiro ma le loro conclusioni sono apparse velleitarie e assolutamente non pericolose.

Di tutt’altra specie invece le minacce che Higuain, Ronaldo e Matuidi portavano con colpevole frequenza dalle parti di Handanovic e soci. Le parate del numero uno nerazzurro hanno salvato l’Inter da un’imbarcata che poteva essere molto più cospicua del 2-0 finale.

Cattive notizie anche dal fronte d’attacco, con Lukaku e Lautaro Martinez costantemente pressati e di fatto privati di qualunque pericolosità. Bonucci e De Ligt hanno eretto una vera e propria diga davanti alla loro area di rigore impedendo ai due di cercarsi e trovarsi per tutta la gara. Isolare le due bocche da fuoco meneghine ne ha annullato ogni spunto offensivo e la Juventus ha potuto concentrarsi esclusivamente sull’attacco. Una gara che, come ricordavamo è rimasta in piedi fino al primo gol di Aaron Ramsay. Da lì in poi si è aperta una voragine tattica e tecnica tra i due team che ne ha determinato il risultato finale. Una debacle che dalle parti di Appiano dovranno repentinamente imparare a mettere da parte per ripartire con le giuste motivazioni.