mercoledì, Aprile 24, 2024
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Inter, la sfida con l’Udinese ha retroscena di mercato: Lasagna nel mirino

Ieri sera l’Inter, in un San Siro traboccante di euforia, ha battuto la compagine friulana prendendosi temporaneamente la testa del campionato. Una gara che al netto di pochi eventi eclatanti ( vedi espulsione di De Paul al ’35 p.t.) i nerazzurri hanno condotto con assoluta serenità per tutti i novanta minuti. Eppure sugli spalti non si è parlato solo di tattiche di gioco tra i dirigenti dei due club impegnati nel gioco. Il nome più gettonato tra i dirigenti sportivi era quello di Kevin Lasagna.

I motivi del colpo Lasagna

Pare infatti che già alcune ore del fischio di inizio del match gli uomini dei presidenti Zhang e Pozzo fossero stati visti insieme chiacchierare di futuri scenari di mercato. Non è una novità che l’Inter stia ancora provando a portare in rosa un attaccante per sostituire degnamente Lukaku e Lautaro Martinez.

I due, al netto di soluzioni estemporanee che vedrebbero Sanchez impiegato da falso nueve, sono ancora gli unici attaccanti di ruolo nello scacchiere di Conte. Una situazione che in eventi sfortunati o di affaticamento condiviso porterebbe ad una penuria imbarazzante lì davanti.

Ecco perchè i due club potrebbero cercare un mutuo soccorso con il passaggio in nerazzurro di Kevin Lasagna. L’Inter risolverebbe i problemi legati alla scarsità di alternative in attacco. L’Udinese si toglierebbe di dosso un ingaggio piuttosto importante che grava sulle casse societarie e allo stesso tempo aprirebbe una linea di prelazione su alcuni giovani interessanti della Primavera interista.

La Gazzetta dello Sport, però si spinge oltre e parla di un sondaggio più che approfondito anche per i bianconeri Samir e De Paul. Il difensore brasiliano, dopo anni incerti, sembra nettamente maturato ed ora si esprime ad ottimi livelli nella squadra di Tudor. L’argentino De Paul è ormai un giocatore internazionalmente riconosciuto come uno dei più dotati della sua generazione. Portarli tutti e tre a Milano sarebbe un colpo clamoroso per Marotta e soci.

 

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