venerdì, Ottobre 11, 2024
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Intervista a Bela Metolli: “Regalate del tempo ai vostri figli”

Bela Mertolli ci dà appuntamento alle due sotto casa sua, ma quando ci presentiamo e suoniamo al campanello dopo un’attesa di cinque minuti abbiamo il timore che ci avesse ripensato. Ma invece, dopo un po’, eccola lì. Bela ha un foulard color corallo, un pantalone di lino bianco e una camicia bianca, porta gli orecchini di perla così come anche il suo collo è avvolto da una collana di perle.

Gli occhi sono bellissimi e, mentre si sistema per parlare con noi, si lamenta un po’: “Fa parte della mia natura lamentarmi”.

Abbiamo preparato delle domande, suggerite dalla lettura delle tue poesie che, se non ho interpretato male, parlano… 

Dei figli?

Della vita in generale, “i figli sono la nostra vita” così scrivi nelle tue poesie. Puoi aggiungere qualcosa sull’indicibilità della poesia?

La poesia è sentimento, qualsiasi sentimento sia… Insomma: uno è innamorato, è felice e scrive, se riesce a scrivere! C’è anche chi non riesce a scrivere e pazienza… non è così necessario.

Lasciando la poesia nel tuo cuore, ci racconti un po’ di te? Ultima volta che ci siamo visti era il 2017 e avevi appena pubblicato il tuo primo libro “Essere mamma ai tempi di Facebook”. Com’è cambiata la tua vita dopo il grande successo che hai avuto sia con il tuo blog “I consigli delle mamme” che conta quasi un milione di follower, sia la tua vita da donna che da mamma?

Per fortuna sono rimasta sempre la stessa, il successo e le soddisfazioni non mi hanno cambiata, anzi mi hanno rafforzata. Sono una donna di quasi 42 anni con due figli: Nicholas di 14 anni e Isabella di 10. Poi c’è il padre dei miei figli Daniele: stiamo insieme da 21 anni e grazie a Dio è diventato maggiorenne (dice ridendo ndr). Sto scrivendo un altro libro doppio volume che sarà una sorpresa per tutti.

Oltre alla passione per la scrittura e la politica che lavoro fai?

Lavoro come operatore socio sanitario e sono soddisfatta del mio lavoro… Ebbene sì, sono una di quelle ODD che durante il periodo Covid aveva il viso segnato dal dolore e dai segni delle mascherine e delle visiere. Ho stretto a me tantissime persone in fin di vita accompagnandole nell’aldilà, stringendo i loro corpi in un forte abbraccio, povera gente… Non potevano vedere nessuno, ero l’unica persona che vedevano nella loro vita e non potevo deluderli, credevano nel fattore umano e nell’umiltà d’animo, in quei momenti, in quell’abbraccio non esisteva nessun virus, tutto quello che potevo dare era un abbraccio e dirgli: “Non avere paura, sono qui con te”. È stato doloroso e ho i brividi ogni volte che ci penso, ma sono felice perché so che ho dato tutto l’amore che avevo dentro di me. Il tempo passa ma i ricordi restano.

Come ti schieri invece politicamente?
L’argomento tocca le corde della mia anima ribelle. Sono di Destra, ma poiché non esistono più né destra né sinistra ti dico che per fare politica oggi bisogna avere un po’ di cellule buone nel corpo.

Bela, come passi il tempo con i tuoi figli?

Educandoli, semplicemente educandoli. Amo i miei figli e do a loro soltanto il mio tempo, cerco di non fare regali, per fargli capire che le cose materiali si dimenticano, invece il tempo passato insieme rimane nella memoria e nel cuore. Do semplicemente tempo!

Che consiglio daresti ai genitori di oggi?

Agli uomini direi: “Uomini, trattate con amore le vostre donne perché i vostri figli sono i testimoni di quanto bene sappiate fare. Con il vostro comportamento state insegnando ai vostri figli come devono trattare una donna e alle vostre figlie cosa devono cercare in un uomo vero.”.

Secondo te, tra scrivere poesia e crescere figli, ci sono punti in comune?

Che domanda! Quante madri non hanno scritto poesie e sono ottime madri.

Mi riferivo all’atto del creare…

Cosa c’entra! Il poeta non può abbassarsi a sentire ogni singolo individuo, parla per una moltitudine! Se poi un singolo pensiero va dietro al mio è un caso: io non ho scritto per quella persona, ho scritto per me.

Secondo te, l’amore e la passione possono farci comprendere cose di noi che altrimenti non comprenderemmo?

Mi distrai con questa domanda… L’amore? Quando una donna partorisce un figlio, le si apre una nuova dimensione: questa donna, in quanto donna, viene snaturata e la madre viene messa in una terza dimensione. Una madre del figlio capisce tutto, sa tutto, lo sente a distanza. E queste è amore per il figlio. Invece se mi chiedi dell’amore in sé, ti vorrei rispondere citando un nome, una persona, ma non ho un nome, neanche una persona.
In realtà tutti noi ci innamoriamo una volta nella vita, ma non so come definire l’amore… L’ho letto da qualche parte o forse l’ho pensato, ma non so dirti se ero io, sai ho la licenza poetica (sorride ndr)… Credo che l’amore sia un potere attivo dell’uomo: un potere che annulla le pareti, che lo separa dai suoi simili, che gli fa superare il senso di isolamento e separazione, e tuttavia gli permette di essere sé stesso e di conservare la propria integrità. Sembra un paradosso, ma nell’amore due esseri diventano uno, tuttavia restano due.

Vuoi ringraziare qualcuno per concludere? 

Sì, devo ringraziare tutti… me stessa per prima… poi, mio padre che non c’è più, gli amici,  quelli veri che portano un vero sollievo nella vita… ovvero Alberico, Carlo e Sabina… Ovviamente non possono non citare anche mia sorella Anna, Anna la mia collega, e tutti coloro che mi sopportano ogni santo giorno.

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