Dopo l’attacco da parte degli Stati Uniti ai siti nucleari dell’Iran e la risposta di Teheran, con il lancio di missili sulle città israeliane, si è alzato il livello di allerta terrorismo in Italia. Ad essere messi sotto sorveglianza sono 29mila obiettivi, tra questi un migliaio riguardano interessi statunitensi e israeliani. Massima attenzione anche sulle basi Usa in Italia e sul Vaticano.
ALLERTA TERRORISMO – Nella mattinata di ieri, domenica 23 giugno 2025, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha convocato il Comitato analisi strategica antiterrorismo. Successivamente si è tenuto il Comitato nazionale ordine e sicurezza pubblica, dove hanno preso parte vertici di intelligence e forze di polizia e delle strutture preposte alla cybersicurezza.
Concluso il comitato nazionale, sono oltre 29mila gli obiettivi sensibili sottoposti a vigilanza, tra questi oltre 10 mila sono infrastrutture critiche e circa un migliaio riguardano interessi statunitensi e israeliani.
Ad essere posti sotto sorveglianza ambasciate, consolati, residenze diplomatiche e sedi rappresentative dei Paesi coinvolti nella crisi mediorientale, in particolare Israele, Stati Uniti e Iran.
A Roma, sotto decisione della Prefettura, è stata intensificata la vigilanza sugli obiettivi americani e sulle sedi diplomatiche statunitensi. Massima attenzione anche per alcuni eventi in programma nella Capitale, inclusa la seconda giornata del Giubileo, dove presenzieranno diverse delegazioni estere. A monitorare la situazione ci saranno i servizi di intelligence.
Misure rafforzate anche nelle principali città italiane. A Milano, la Prefettura ha disposto controlli mirati su obiettivi diplomatico-consolari, religiosi, culturali, economici e commerciali legati ai Paesi al centro della crisi. A Napoli, il prefetto Michele di Bari ha ordinato un potenziamento della sorveglianza sulle sedi consolari e sui luoghi simbolici, per cui erano già attivi protocolli di sicurezza già in vigore dall’inizio delle tensioni. Aviano e Sigonella, dove sono presenti siti militari statunitensi, sono state messe in stato di massima allerta.