È accaduto nel sultanato dell’Oman durante la serata di domenica 10 maggio; una nave militare, la Konarak, è stata colpita da un missile proveniente da un’altra nave iraniana, la fregata Jamaran, appartenente al corpo delle Guardie rivoluzionarie, durante un’esercitazione militare nel Golfo dell’Oman. La televisione iraniana ha fornito una stima provvisoria di 19 morti e 15 marinai feriti.
L’IRIB, la tv nazionale iraniana, ha ricostruito la vicenda constatando che il missile sia stato lanciato prima che la Konarak avesse il tempo di spostarsi dal bersaglio che era stato stabilito per l’esercitazione nei pressi dello stretto di Hormuz, dove la marina iraniana è solita condurre i suoi addestramenti militari.
L’imbarcazione vittima dell’accaduto stava partecipando essa stessa all’esercitazione, servendo da unità d’appoggio per lo spostamento degli obbiettivi che dovevano fungere da bersaglio per la Jamaran, rimorchiandoli nelle posizioni designate, non trovandosi però ad avere il tempo di allontanarsene prima che venisse lanciato il missile.
Restano tuttavia poco chiare le conseguenze dell’impatto del razzo anti-nave; la Fars, agenzia di stampa iraniana, ha infatti menzionato una fonte militare anonima dichiarando che la nave in realtà non sarebbe affondata dopo esser stata colpita, come invece sostengono diverse testate internazionali, ma sarebbe invece stata trainata fino al porto per poi essere ispezionata.
L’episodio non rappresenta il primo incidente commesso dalle Guardie rivoluzionarie iraniane, il corpo militare attualmente più potente in Iran. Nello scorso gennaio infatti queste furono accusate di aver abbattuto, sempre per errore, un aereo di linea ucraino nei pressi della capitale Teheran, uccidendo complessivamente 176 passeggeri.