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Italia, oggi è record di positivi e Conte parla di “scenario 3”: ecco cos’è e cosa prevede

Il premier ha menzionato un totale di 4 fasi emergenziali, l'ultima delle quali comprenderebbe un nuovo lockdown

A seguito del bollettino nazionale odierno diramato dal Ministero della Salute ,che ha riportato ben 24.991 nuovi casi positivi sul territorio italiano, il premier Giuseppe Conte ha dichiarato che il Paese di fatto si trova “nello scenario 3 dell’emergenza Coronavirus“.

Il Comitato tecnico-scientifico ha infatti parlato di 4 scenari possibili di evoluzione della pandemia nel corso del prossimo autunno/inverno. Il primo scenario prevedeva di fatto una trasmissione bassa del virus, ed è stato quello che ha interessato la scorsa estate.

Nello scenario attuale invece, che è appunto il terzo, si prevedono possibili interruzioni di alcune attività ritenute “a rischio” (anche su base oraria), ingressi scaglionati a scuola e l’incentivo di ricorso allo smart working.

Tutte queste misure sono state quelle di fatto introdotte attraverso l’ultimo Dpcm dello scorso 24 ottobre. Tuttavia, ci sarebbe anche un ulteriore situazione, appunto la quarta, la cui minaccia incombe attualmente sul Bel Paese, e che al contempo l’ha già visto protagonista nei mesi scorsi: il lockdown.

Il lockdown, ovvero la chiusura totale, è infatti a detta di Conte l’ultima spiaggia, dato che in numerose conferenze precedenti si è ribadito essere una soluzione che l’Italia non può permettersi dal punto di vista economico ma che, tuttavia, sarà necessaria se la curva epidemiologica non arresterà il suo trend in salita.

Per quanto riguarda la situazione attuale, quella in atto è un tipo di trasmissibilità del virus sostenuta e diffusa. I valori Rt regionali sono, nella maggioranza dei casi, tra 1,25 e 1,5. I rischi correlati all’attuale periodo riguardano la mancata capacità di tracciamento e i primi segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali.

Molte Regioni, come la Campania, la Lombardia, il Lazio ed il Piemonte, vengono ritenute a rischio alto. Se questo rischio rimarrà su questi livelli per un periodo più lungo di tre settimane, probabilmente saranno “necessarie misure di contenimento più aggressive”.

 

 

Sara Leombruno
Sara Leombruno
Sara Leombruno, 1997, nata a Giugliano in Campania (NA). Laureata in Lingue, lettere e culture dell'Europa e studentessa presso la Facoltà di Editoria e giornalismo all'Università di Verona.
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