venerdì, Marzo 29, 2024
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Italia, paese sempre più vecchio: i dati Istat

L’Italia è un paese sempre più vecchio. È quanto emerge dallo studio Istat “Noi Italia”, che registra un Pil in continuo calo e, soprattutto, un maggiore divario tra Nord e Sud.

Il Pil procapite non solo è diminuito drasticamente negli ultimi dieci anni (25.256 €) ma risulta essere dimezzato tra Sud (16.761 €) e Nord Ovest (30.821 €). Ancora una volta le due macroregioni italiane vivono profonde differenze economiche, che si riversano nel sociale. Dati peggiori sono stati registrati solo in Grecia e Spagna.

Le differenze si evidenziano anche relativamente al sesso: il 70% degli uomini è occupato mentre solo il 50,6% delle donne lo è, per non parlare del 60% degli italiani tra i 20 e i 64 anni hanno un lavoro, il restante 58,1% non ha un’occupazione da oltre un anno, e il 2,3% dei giovani tra i 15 e i 29 anni non possiedono lavoro né occupazione scolastica, costituendo così bel il 25,7% dei non occupati.

Conseguentemente sono in calo i matrimoni (3,2% ogni 1000 abitanti) e le nascite (1,37 per ogni donna). La difficoltà, soprattutto per i giovanissimi,  nel creare una famiglia comporta una serie di allarmanti effetti che questi stessi giovani saranno costretti a subire in un futuro prossimo: già i dati del 1° gennaio 2015 segnano la presenza di 157,7 anziani ogni 100 giovani.

Tassi assolutamente preoccupanti per un’Italia che cerca in tutti i modi di riprendersi e reinserirsi nell’ Europa produttiva.

Infine una polemizzata crescita dell’1,9% sull’anno precedente dei cittadini stranieri, che costituiscono in tutto una popolazione di 5 miliardi di persone, ossia l’8,2% dei cittadini.

In compenso si registra un buon aumento della sicurezza interna al paese: diminuiscono le rapine e gli omicidi. Le regioni con il più alto tasso sono soltanto la Calabria per quanto riguarda gli omicidi (il 31,1% delle vittime di assassinio è rappresentato da donne. A ucciderle, nel 55% dei casi, è il partner o l’ex), e la Campania relativamente alle rapine. Ancora una volta la discrepanza di un’Italia che sembra divisa in due mondi tanto simili quanto differenti.