Jaimie Vardy segna sempre: sono ormai 8 le partite di fila in cui l’attaccante del Leicester va a segno, che ora punta al record di 10 partite, appartenente ad un certo Ruud Van Nisterlooy… Intanto Ranieri gongola, e insieme a lui tutti i tifosi dei “foxes” : la squadra continua a vincere, e Vardy, uomo testardo ed esuberante, incarna un pò lo spirito del vero calcio inglese: aggressivo e tenace, ma anche molto talentuoso. Inutile dire che le maglie del ventottenne di Sheffield vanno a ruba, chiara dimostrazione di come la punta sia ormai diventato un vero e proprio idolo.
La carriera di Vardy inizia da lontano ,ed è fatta di tanta gavetta, di sudore e di sacrifici: dopo le giovanili. passa allo Sheffield Wednesday e poi allo Stocksbridge, dove in sette anni il calcio non assume mai i crismi di un vero lavoro, ma piuttosto di un hobby da affiancare al suo lavoro in fabbrica(nelle squadre in cui giocherà., infatti, arriverà a guadagnare un massimo di 30 sterline a settimana). Un giorno, poi, si accende la luce negli occhi del manager dell’ Halifax Town, Neil Aspin, che decide di puntare sul giovane, sebbene tutti lo considerassero una testa calda e un tipo poco raccomandabile. Il mister ci vide evidentemente bene, in quanto Vardy quella stagione siglò 29 gol in 42 presenze. Da li iniziò la scalata al successo, le squadre più blasonate iniziarono ad interessarsi seriamente e di li a poco arrivò anche la chiamata della nazionale, in un’amichevole contro l’Irlanda. Ad oggi solo parole al miele cadono sulla testa del biondo attaccante: da Ranieri a Schmeichel, non ci sono che frasi d’encomio.
Sunderland, Bournemouth, Aston Villa, Stoke City, Arsenal (2), Norwich, Southampton (2), Crystal Palace, e West Bromwich hanno già avuto esperienza della grande capacità realizzativa di Vardy, che ci scommettiammo, non si fermerà di certo ora: il calendario segna Watford nella prossima giornata. Una marcatura speciale solo per lui?
