Julia Micheals, classe 1993, statunitense. Ieri è tornata in Italia per una delle date del suo The Inner Monologue Tour dopo essere già stata a Milano e Bologna l’anno scorso, come opening act dell’irlandese Niall Horan. La cantante finalmente ha raggiunto una certa notorietà, dopo essere stata nell’ombra come cantautrice di numerosi artisti di fama mondiale come Justin Bieber, Ed Sheeran, Shawn Mendes, Britney Spears e molti altri. Durante il 2019 rilascia due EP che fanno parte di un progetto completo: Inner Monologue 1 e 2.
In questi due album la cantante fa emergere emozioni e racconti di ció che ha vissuto: amore, felicità, depressione, problemi di ansia… e anche durante il live non esita a mostrare le sue insicurezze e debolezze, incoraggiando tutti i presenti a non avere paura di sentirsi deboli o fragili, perché non sono soli. Julia ha un’energia coinvolgente e travolgente, un canto perfetto e l’atmosfera che riesce a creare è davvero quella di una grande festa. Canta i suoi più grandi successi come I miss you, originariamente cantata con Clean Bandit, Make it up to you, Priest, Into you. In scaletta ci sono successi tratti anche dall’album precedente del 2017: Nervous System.
Circa a metà concerto la cantante trova un po’ di tempo per dialogare con i fan, li sprona ad essere sè stessi e a sentirsi liberi almeno durante la serata. Liberi di essere felici, di piangere, di urlare e di ballare perchè “I want this to be our safe space” dice lei stessa.
Per sentirsi più vicina al pubblico scende tra loro cantando in versione acustica fuck you (cover di Lily Allen) e altre canzoni per poi risalire sul palco.
Canta hurt, happy e altri successi prima di concludere il concerto con Issues, il brano che l’ha resa celebre come solista nel 2017.
