giovedì, Marzo 28, 2024
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Juventus, Agnelli rischia grosso: ecco le possibili conseguenze per il presidente e per il club

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Nella giornata di ieri è arrivato il verdetto definitivo per Andrea Agnelli nell’ambito dell’inchiesta sui rapporti con gli ultras legati alla ‘Ndrangheta per la questione bagarinaggio. Per il presidente della Juventus sono stati chiesti 30 mesi di inibizione, più un’ammenda da 50mila euro e 2 turni dello Stadium a porte chiuse. Il procuratore federale Pecoraro ha chiesto inoltre che venga messo nero su bianco per l’estensione del provvedimento anche a Uefa e Fifa.

CONSEGUENZE- Se Agnelli venisse condannato in 1° grado, la sentenza sarebbe esecutiva immediatamente, anche qualora si presentasse appello. L’articolo 19 del codice di giustizia sportiva afferma che in caso di inibizione temporanea non è prevista la decadenza delle carica, ma il presidente non potrà comunque rappresentare la società in manifestazioni nazionali e internazionali. Sarà inoltre applicato il divieto di partecipare a qualsiasi attività di organi federali, il divieto di accesso agli spogliatoi in occasione di manifestazioni o gare calcistiche, anche amichevoli, nell’ambito della Figc, il divieto a partecipare a riunioni con tesserati Figc o con agenti di calciatori. Agnelli non rischia comunque di perdere la presidenza dell’Eca, dato che è un sindacato autonomo. Rischia invece in ambito Uefa qualora la Figc dovesse inviare la richiesta di estensione dell’inibizione, in questo caso Agnelli manterrebbe il suo posto nel board, ma non eserciterebbe più le sue funzioni durante il periodo di inibizione.