La Juventus sembra essere sempre più nei guai. Con il passare dei giorni, infatti, emergono nuovi retroscena sul passato del club bianconero ed in particolare sulla manovra stipendi messa in atto da parte della proprietà.
Il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Paolo Ziliani, scrive su Twitter: “La “manovra stipendi” della #Juventus: storia di un gigantesco illecito. Doppio. Partecipato da tutti, l’intero Cda e 40 tesserati. Il club di #Agnelli vara la prima manovra nella primavera del 2020, in pieno Covid, e la ripete senza esitare nella primavera del 2021 […]. Quello della “manovra stipendi” è un illecito di gravità e proporzioni inaudite. Tutti i dirigenti e tutti i tesserati sono coinvolti, accordi sleali sono stati raggiunti, i documenti non sono stati depositati in Lega ma nascosti perchè non fossero mai trovati“.
“Il Codice GS è chiaro. L’art. 31 rimanda in questi casi all’art. 8 comma 1 che prevede, in caso di estrema gravità del reato amministrativo commesso, punti di penalizzazione, retrocessione, esclusione dal campionato, revoca del titolo. Dite voi se non siamo vicini alla radiazione“.
La situazione, in casa Juventus, è diventata esasperante, tanto da portare uno dei principali sponsor del club, Jeep, ad esercitare una clausola particolare per portare ad un taglio delle sponsorizzazioni. Il portale MilanoFinanza, infatti, evidenzia “un taglio di quatto milioni di euro più Iva già per questa stagione sportiva da parte di Jeep, con il rischio che diventino oltre otto nella prossima se l’Uefa escluderà la Juventus dalle competizioni europee“.
Il motivo è chiaro: i ritorno d’immagine risultano essere troppo negativi. Dopo i punti di penalizzazione e lo scandalo stipendi, anche Jeep potrebbe presto abbandonare il club bianconero.