Milos Krasic, vecchia conoscenza della Juventus, è tornato a parlare della sua avventura vissuta in bianconero tra il 2010 e il 2012. L’esterno serbo, ora in forza al Lechia Danzica, intervistato ai microfoni del sito polacco ‘sport.pl’ ha svelato particolari importanti riguardo l’addio alla Juventus, lanciando qualche frecciatina ad Antonio Conte, ecco le sue parole:
“Ero convinto che sarei rimasto a lungo con i bianconeri, ma all’epoca Conte preferì fare affidamento su Lichtsteiner. Ad oggi non ho ancora capito perchè abbia deciso di non volermi più in squadra. Potevo restare in Italia passando alla Lazio o alla Samp, ma l’opzione Fenerbahçe fu la migliore, sia per me che per il club. Forse, se alcune cose fossero andate diversamente nella mia carriera, non avrei vissuto questo declino. Conte comunque è un leader, un ottimo motivatore. Parla tantissimo e spiega alla perfezione ogni cosa, riesce a dare un’incredibile energia a tutta la squadra. Per quanto riguarda le tattiche di gioco è un vero maniaco. Se negli ultimi anni la Juventus ha vinto molto, è proprio grazie a questa sua mania”. Allenatore più importante per la carriera? “Valerij Gazzaev al CSKA è stato più di un tecnico per me. Arrivai a Mosca quando ancora ero solo un ragazzino, è stata una figura importantissima per me. Se oggi tutti sanno chi è Milos Krasis è solo grazie a lui. La città che porto nel cuore? Decisamente Mosca! Ero giovane, lì mi sono divertito tanto. La città di Torino non mi è piaciuta”.