La sera del 30 Settembre 2017 il teatro Sannazzaro di Napoli ha ospitato la dodicesima edizione del Premio Masaniello, conferito a coloro i quali, nel proprio lavoro, si sono distinti dimostrando amore verso la città di Napoli.
Allora sotto il segno di Tommaso Aniello, detto Masaniello, rivoluzionario partenopeo, Umberto Franzese che ha curato la direzione artistica e Luigi Rispoli, promotore del premio, rapiscono il pubblico in sala sottolineando la forza e il valore dell’urlo di Masaniello nel cosiddetto tema ciclico prima e in quello specifico dopo. Nella prima categoria vengono premiati: il giornalista Marco Altore, affascinato dalla Mostra D’oltremare e laurato in scienze politiche internazionali, ha raccontato, quali pregi possa avere questo connubio e soprattutto quale storia; Tony Cercola, percussuatore, ci insegna come dagli strumenti improvvisati possa nascere la musica più travolgente di tutte, quella napoletana; Gianfranco D’amato, imprenditore, salito sul palco svela che il segreto per unire economia ed arte sia la sinergia ed è quella umana che dovremmo impegnarci a salvaguardare, ad accoglie tutte le volte che ne vediamo anche solo uno spiraglio, sopravvivere alla fredda luce della tecnologia.
A Mario Massa, responsabile della Comunità centro storico di Napoli viene riconosciuta la capacità di relazionarsi con i giovani per i quali non deve mancare mai attenzione e ascolto, solo così potranno loro avere sete di apprendimento! Infine Paolo Monorchio e Vincenzo Montrone potremmo definirli i Masalielli della medici, l’uno nella Croce Rossa di Napoli, l’altro tramite l’associazione Nodo( No dolore)… quel tipo di dolore con cui non è per niente facile convivere ed è bello provare a fare di tutto per sbattergli in faccia il sorriso e la voglia di vivere.
Nella seconda parte della serata spazio dedicato al tema specifico“è ARTEsi” al piacere attraverso la bellezza, introdotto da Arte in movimento
: una coreografia silenziosa, pura e delicata di Claudia Grasso, al suo fianco i ballerini Mirko Riccardi, Monica Pane, Francesco Sabella e Sabrina Salvati.
Premiati della seconda categoria sono stati artisti che amano l’arte figurativa, anche contemporanea. In rassegna quindi: Luisa Ambrosio, direttrice Museo duca di Martina, Giovanna Cassesse, insegnante presso l’accademia belle arti di Napoli, Marina Colonna, presidente Dimore Storiche italiane, Vaga De Martini, direttrice della Reggia di Caserta, l’architetto Antonio Martinello, i galleristi Giuseppe Morra, noto anche nel teatro e nell’editoria e Laura Trisorio, la quale, in virtù della sua passione per il cinema sorride quando le viene chiesto come questa si leghi all’arte; Gennaro Rispoli, direttore Museo Arti Sanitarie e Isabella Valente, docente di Storia Contemporanea all’Università Federico ||. La speranza che tutti questi professionisti recano è che i giovani si possano sensibilizzare sempre più a questo mondo. Sfidarli ed attirarli, renderli partecipi di un piacere che solo la bellezza dell’arte, per l’appunto, è capace di infondere.
Anche la musica è arte e dunque non poteva mancare un linguaggio universale per gridare,con orgoglio e il cuore in mano: Napoli ti Amo!
Si esibiscono i cantanti lirici Miriam Ciccotti e Salvatore Minopoli , Anna Maria Bozza invece, musicista, cantante e attrice rende omaggio a un’artista simbolo della città di Napoli, Pino Daniele, sulle note di Terra Mia. Un inno di appartenenza quella che in Masaniello ha assunto,dal lontano 1637,le sembianze di una fiamma sempre accesa, ardente.
