lunedì, Febbraio 10, 2025
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La magia della voce: intervista con Antonino Barbetta, voice over e speaker professionista

Oggi abbiamo il piacere di parlare con Antonino Barbetta, un rinomato voice over e speaker professionista.

Con una carriera che inizia negli anni ’70 e un percorso ricco di esperienze significative, Antonino ha saputo sfruttare la sua voce per emozionare e coinvolgere il pubblico.

Dalla radio agli audiolibri, passando dalle audioguide per musei, gallerie d’arte e siti archeologici, spot pubblicitari ed E-Learning, il suo talento vocale è stato riconosciuto e apprezzato in vari settori. Scopriamo insieme il suo viaggio e le tecniche che lo hanno reso un maestro dell’arte della voce.

Ciao Antonino, potresti raccontarci come hai iniziato la tua carriera nel settore del voiceover e dello speakeraggio?

“Ho iniziato alla fine degli anni ’70, esattamente nel 1976, come DJ in una piccola radio “libera” di paese. Successivamente, ho lavorato fino al 1985 nelle migliori emittenti radio della Toscana. Ho interrotto questa attività per dedicarmi ad altro fino al 2018, anno in cui ho incontrato persone determinanti per la mia carriera, come Walter Rivetti (attore, doppiatore, adattatore dialoghista) che mi ha insegnato i rudimenti della dizione, articolazione e respirazione.

Ho poi appreso i rudimenti dell’interpretazione da Sandra Di Meo (attrice VoiceOver pubblicitaria) e seguito corsi specifici per la creazione di audiobook tenuti da Peter Baker (attore, doppiatore della BBC).”

È affascinante vedere come Antonino abbia saputo reinventarsi e tornare al suo primo amore, la voce, grazie all’incontro con grandi professionisti del settore. Ora, scopriamo di più su uno dei suoi progetti più importanti.

Hai recentemente completato un lavoro molto importante: l’audioguida per il museo di Auschwitz e Birkenau. Potresti parlarci di questa esperienza e di cosa ha significato per te?

“Il giorno che mi hanno comunicato che avrei fatto questa audioguida mi è venuta la pelle d’oca, non tanto per il lavoro in sé per sé che indubbiamente è molto importante e arricchisce molto il mio portfolio clienti, ma soprattutto per ciò che da sempre rappresenta questo periodo storico.

Per me è stato un onore e un privilegio poter leggere questa audioguida. Ho cercato di leggerla al meglio nonostante le difficoltà legate alla pronuncia di nomi, città e cose, tutti in lingua Polacca e/o Tedesca.

Ho cercato di immedesimarmi nello spirito di un visitatore che osserva ciò che è esposto, e deve essere accompagnato in modo non aggressivo, facendolo comunque riflettere su ciò che sta guardando, dandogli la sensazione di essere in un sogno ma avendo sempre ben presente la percezione tangibile che è stato tutto reale.”

Il lavoro di Antonino sull’audioguida di Auschwitz e Birkenau non è solo un progetto professionale, ma un vero e proprio atto di memoria storica. La capacità di trasmettere emozioni attraverso la voce rende questo contributo particolarmente significativo e toccante.

Oltre alle audioguide, realizzi anche audiolibri, contenuti per E-Learning e spot radio/TV. Quali sono le differenze principali nel tuo approccio a questi diversi tipi di progetti?

“Sì, è vero, le differenze sono molte e variegate. Non approfondirò l’argomento perché è davvero molto vasto, ma rimarrò su alcuni principi e regole base. Leggere un audiolibro è un po’ come recitare. Si deve dare significato a ciò che si legge, e l’ascoltatore deve comprendere bene il messaggio senza annoiarsi.

Nell’e-learning, se non è richiesto dal cliente, non è indispensabile dare un’interpretazione, anzi, alcune volte non è proprio richiesta. Rimane comunque indispensabile la chiarezza del linguaggio e la capacità di attirare l’attenzione di chi ascolta, perché spesso capita che questi contenuti siano destinati, per esempio, al personale di un’azienda e quindi è comprensibile se viene richiesta una “non monotonia” nella lettura.

Gli spot, sia radiofonici che televisivi, richiedono un approccio diverso. La radio ha le sue caratteristiche e la TV ne ha altre. La bravura del voice over sta nell’avvicinarsi il più possibile alle richieste del cliente nel pubblicizzare il prodotto o servizio.

Chi viene dalla radio, come me, è leggermente avvantaggiato perché acquisisce una sorta di ‘enfasi microfonica’ che serve nel 90% dei casi. È il restante 10% che mette alla prova, dove bisogna essere ancora più bravi per attirare l’attenzione ‘commerciale’ di chi ascolta.”

La versatilità di Antonino nel passare dagli audiolibri agli spot pubblicitari dimostra la sua maestria nell’adattare la voce alle esigenze specifiche di ogni lavoro.

Guardando al futuro, quali sono le tue ambizioni e i progetti su cui ti piacerebbe lavorare?

“Guardando al futuro, mi piacerebbe continuare a esplorare il mondo degli audiolibri, magari lavorando su progetti più complessi e impegnativi che richiedono un alto livello di interpretazione e narrazione.

Sono anche molto interessato a espandere la mia attività nel settore degli e-learning, dato che questo campo è in costante crescita e offre molte opportunità per utilizzare la voce in modo educativo e formativo. Inoltre, mi piacerebbe collaborare con grandi marchi e produzioni per spot radio e TV, sfruttando la mia esperienza per creare contenuti che possano veramente catturare l’attenzione e lasciare un impatto duraturo.

In definitiva, la mia ambizione è quella di continuare a perfezionare le mie abilità e ampliare il mio repertorio, cercando sempre nuove sfide che mi permettano di crescere come professionista della voce.”

Antonino Barbetta è un esempio brillante di come la voce possa essere utilizzata in modo versatile e potente. Dal suo inizio come DJ negli anni ’70, attraverso il suo lavoro in radio e le sue collaborazioni con grandi nomi del settore, fino ai suoi progetti attuali e futuri, Antonino ha dimostrato una straordinaria capacità di adattarsi e innovare. La sua esperienza e dedizione continuano a ispirare e a elevare il mondo del voice over, dimostrando che con passione e impegno si possono raggiungere grandi traguardi.

Ringraziamo Antonino per aver condiviso con noi la sua storia e le sue esperienze, offrendo preziosi spunti su come la voce possa fare la differenza in molteplici ambiti. Un esempio di questo è il Festival di Sanremo, dove la capacità di catturare e coinvolgere il pubblico è fondamentale. Auguriamo a lui un futuro ricco di successi e soddisfazioni.

 

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