La mossa dei sindaci per contrastare la movida: assistenti civici per controllare locali e spiagge

Il primo weekend dopo il lockdown ha mostrato una situazione identica in tutta Italia, troppa gente in strada e poco rispetto delle misure di sicurezza

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Gente in strada, via Partenope, Napoli
Gente in strada, via Partenope, Napoli

Non è andato esattamente come si sperava il primo weekend dopo la fine del lockdown. Il Governo ha deciso di riaprire bar, ristoranti, pub e luoghi della movida in tutta Italia, ma imponendo regole ferree per garantire l’applicazione delle misure di sicurezza. Stando però alle immagini giunte ieri sembra che i cittadini abbiano recepito la riapertura come un “liberi tutti”.

A Napoli nella notte di sabato traffico il tilt fino alle 4 del mattino nonostante la chiusura dei locali alle 23, domenica invece piazze affollate e spiagge colme di gente. Discorso simile sul litorale romano, a Rimini, ma anche Bari, Foggia e tante altre città italiane. In virtù di tale situazione il Ministro dell’Interno Lamorgese ha deciso di rivolgere un appello ai ragazzi:

«Avere restituito la libertà di uscire può aver indotto a pensare che sia tutto superato, ma così non è. È opportuno lanciare un messaggio ai giovani: se dovesse tornare l’epidemia sarebbe un fallimento per il Paese. Supereremo questa emergenza solo se operiamo tutti con grande senso di responsabilità».

Per arginare la movida e il sovraffollamento il Ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e il presidente dell’Anci Antonio Decaro, hanno pubblicato un bando per reclutare i cosiddetti assistenti civici, figure professionali che dovranno dare una mano a far rispettare il distanziamento sociale nei locali, sulle spiagge e nei parchi.

Lo Stato cerca 60mila volontari, che dovranno essere maggiorenni, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza o di ammortizzatori sociali. Gli assistenti civici opereranno in strada fino al termine dello stato di emergenza dichiarato dal Consiglio dei ministri.