venerdì, Marzo 29, 2024
Home Blog

La nuova frontiera dell’odontoiatria conservativa: l’eliminazione delle otturazioni in amalgama

L’odontoiatria conservativa è una branca dell’odontoiatria restaurativa, specializzata nella eliminazione delle carie e nella ricostruzione dei denti, così da assicurarne la forma, ma soprattutto la funzione corretta. Fino a poco tempo fa (circa una decina di anni) le otturazioni venivano effettuata in amalgama, un materiale altamente resistente, ma tossico ed estremamente antiestetico. Negli anni, quindi, si è sviluppato un vero e proprio dibattito sulla necessità di dover provvedere alla rimozione di tali interventi, in quanto pericolosi per la salute delle persone.

Infatti, l’amalgama delle vecchie otturazioni contiene mercurio, che, con il passare del tempo, tende a penetrare nell’organismo, causando non pochi problemi, soprattutto al sistema nervoso centrale e periferico, ma anche ai reni, al cuore, al cervello ed al sistema immunitario. Dunque, la rimozione delle otturazioni in amalgama è diventata una vera e propria priorità e deve essere attuata da dentisti aggiornati sulle nuove tecniche e sui moderni standard scientifici odontoiatrici.

Eliminazione dell’amalgama in totale sicurezza

Le otturazioni in amalgama devono essere rimosse in totale sicurezza, in quanto contengono mercurio, che, se ingerito, può causare danni all’organismo. Per tanto, prima di sottoporsi a questo tipo di trattamento in uno studio dentistico Milano o in qualunque altra città, è fondamentale informarsi accuratamente, in modo da avere la certezza che i professionisti che vi operano siano in grado di affrontare tale intervento nella maniera più corretta.

Solitamente, nelle sedute di rimozione vengono utilizzati gli aspiratori periorale ad alta portata, dotati di un sistema di aspirazione a doppio canale e di separatori di amalgama. Particolare attenzione, inoltre, viene riservata alle donne in gravidanza ed ai pazienti affetti da determinate patologie. La rimozione delle otturazioni in amalgama viene attuata per motivi di salute, ma anche per motivi estetici, ovvero per recuperare un sorriso sano, ma soprattutto bianco e luminoso. Infatti, le otturazioni in amalgama, essendo scure, causano fastidiose alterazioni cromatiche a livello dei denti, che possono provocare disagi ai pazienti.

Quali materiali devono essere utilizzati per le otturazioni?

Al posto dell’amalgama, che, come visto, è altamente tossica, è possibile utilizzare i materiali compositi, soprattutto quelli di ultima generazione, che sono sicuri, in quanto atossici e ad elevata compatibilità. Inoltre, tali materiali possono essere impiegati indipendentemente dalla forma della cavità da otturare, il che vuol dire che non è necessario rimuovere sostanza dura sana.

Infatti, vengono utilizzati anche per effettuare correzioni dei denti (come restringere uno spazio interdentale). In più, sono resistenti all’usura, dovuta alla masticazione, per tanto favoriscono una maggiore durata nel tempo degli interventi di otturazione. Anche l’estetica dei restauri è elevata, in quanto risulta praticamente invisibile agli occhi dei pazienti, a differenza dell’amalgama, che avendo una colorazione scura, tendeva ad emergere, generando un impatto decisamente negativo.

L’unico svantaggio è dato dalla retrazione del materiale in fase di indurimento. Tuttavia, tale problematica nei compositi di ultima generazione è davvero irrisoria e può essere facilmente risolta inserendo nelle cavità da trattare piccole quantità di compositi, che vengono indurire una alla volta, così da ridurre le tensioni dovute alla retrazione.