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L’ammonizione di Pavel Nedved in Juventus – Real Madrid 2003

Nella storia recente una delle partite che più sono rimaste impresse nell’immaginario del tifoso juventino risale al 2003. Quell’anno la Juventus portò a casa lo Scudetto lasciandosi dietro l’Inter di 7 punti, ma in Champions League le cose non andarono come sperato nonostante buonissime premesse. La squadra guidata da Marcello Lippi vinse in scioltezza il primo girone con Newcastle, Dinamo Kiev e Feyenoord; la formula di quell’anno prevedeva una seconda fase a gironi prima dei Quarti di Finale e i bianconeri capitarono con Manchester United, Deportivo la Coruña e Basilea: riuscirono a qualificarsi ma dovettero cedere il primo posto ai Red Devils. Il livello della competizione quell’anno era altissimo e ai quarti la Juventus dovette affrontare il Barcellona che riuscì a superare in virtù del 2-1 maturato nei tempi supplementari al Camp Nou con goal di Pavel Nedved durante la partita e il match winner di Marcelo Zalayeta all’overtime. Sulla strada per la finale di Manchester però si interpose ancora una spagnola, infatti in semifinale toccò il Real Madrid.

All’andata al Santiago Bernabéu le cose si misero male perché i bianconeri uscirono sconfitti per 2-1 e quindi ci voleva una grande prestazione di forza al Delle Alpi per raggiungere il Milan in finale (che con due pareggi vinse l’euroderby con l’Inter). Le merengues allora allenate da Vicente del Bosque dovettero però piegarsi alla strabiliante forza della Juve che riuscì a vincere un’epica partita che rimarrà per sempre negli annali. Il primo tempo si chiuse per 2-0 con i goal di David Trezeguet e di Alessandro Del Piero ma il risultato era ancora in bilico perché con un goal il Real avrebbe acciuffato i supplementari. Il primo miracolo avvenne al 67esimo quando l’arbitro Meier assegnò il rigore agli spagnoli e Gianluigi Buffon riuscì a neutralizzare la conclusione di Luis Figo. Sei minuti più tardi al 73esimo i torinesi chiusero la qualificazione con un memorabile goal di Nedved che lanciato a porta aperta scagliò un memorabile destro al secondo palo.

A quel punto è grande festa, il Real è stecchito e avrebbe bisogno di due goal per passare il turno. Il dramma (sportivo) però avviene al minuto 82, quando il protagonista della nostra storia ne rovina il finale. Pavel Nedved a centrocampo fa un brutto e inutile fallo su McManaman e l’arbitro è costretto a mostrargli il cartellino giallo. La conseguenza è terribile perché il ceco era diffidato e quindi salterà la finale di Manchester. Zidane all’89esimo siglerà il goal dell’ex che costringerà la sua vecchia squadra a 5 minuti di recupero di ansia prima del fischio finale in un mix tra gioia per la finale raggiunta e amarezza per non poter contare su quello che poi vincerà il Pallone d’oro 2003. L’assenza peserà eccome nella finale che la Juventus perse ai rigori (errori di Trezeguet, Zalayeta e Montero) con Shevchenko che segnò quello decisivo per la gioia rossonera. Con Nedved in campo sarebbe stato tutto diverso, si sa.

Walter Molino
Walter Molino
Laureato in Mediazione Linguistica e Culturale (Spagnolo, Portoghese e Catalano) all'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale", appassionato di calcio e basket.
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