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Lavorazioni del polistirolo espanso: quali sono?

La lavorazione del polistirolo espanso rappresenta un processo fondamentale nella trasformazione di questo materiale versatile. Da lastre isolanti per l’edilizia a packaging personalizzato e soluzioni pubblicitarie creative, il polistirolo espanso si presta a una vasta gamma di applicazioni grazie alle sue caratteristiche uniche. Attraverso tecniche di taglio, sagomatura e stampaggio, il polistirolo esp­anso si trasforma in forme precise e adatte alle specifiche esigenze industriali.

Scopriamo insieme quali sono le lavorazioni del polistirolo espanso e quali prodotti si possono ottenere.

Cos’è il polistirolo espanso?

Il polistirolo espanso è un polimero ampiamente impiegato, derivato dallo stirene, che svolge un ruolo cruciale in numerose applicazioni grazie alle sue proprietà uniche. La produzione di polistirolo espanso coinvolge il trattamento delle perle di polistirene con un agente schiumogeno, come il pentano. Questo processo di trasformazione avviene mediante la pre-schiumatura del granulato di polistirene a temperature superiori ai 90°C.

Durante questa fase, il materiale termoplastico di base subisce un notevole rigonfiamento, espandendosi fino a 20-50 volte le sue dimensioni originali. La struttura risultante del polistirolo espanso è caratterizzata da una serie di piccole celle interconnesse, conferendogli leggerezza e un’elevata capacità isolante. Queste proprietà lo rendono un materiale versatile, utilizzato in diverse applicazioni, tra cui imballaggi, isolamento termico e creazione di oggetti vari.

Stampaggio del polistirolo espanso

Il procedimento di stampaggio del polistirolo espanso ha origine dal granulato di polistirene, i cui granuli vengono introdotti in uno stampo. Attraverso l’insufflazione di vapore, avviene la fusione e la saldatura dei granuli, dando vita al prodotto finito. Durante questa fase, le temperature raggiungono i 110-120 °C, causando un ulteriore rigonfiamento delle perle. Diventando aderenti, le perle si saldano tra loro e sottoposte alla pressione interna, in un processo noto come “sinterizzazione”, si trasformano in un blocco omogeneo di materiale espanso.

Successivamente, i blocchi subiscono un breve periodo di raffreddamento, vengono estratti dagli stampi e depositati per un periodo variabile da alcuni giorni a due mesi. Durante questo periodo, acquisiscono la stabilità necessaria per le diverse applicazioni.

In alcuni casi, per diverse lavorazioni del polistirolo espanso, il processo di stampaggio produce direttamente la forma desiderata, eliminando la necessità di processi meccanici aggiuntivi. Questo è particolarmente vantaggioso per forme non piane, come sotto tegole, lastre sagomate, cassonetti, lastre con superficie decorata a rilievo e coppelle.

Quali prodotti si ottengono?

Attraverso il processo di stampaggio del polistirolo espanso, si ottengono una vasta gamma di prodotti adatti a diverse applicazioni. Nel settore del packaging, vengono creati contenitori per prodotti cosmetici e medicinali, così come imballaggi per bottiglie di vino e olio, e casse termiche che garantiscono la conservazione ottimale delle merci.

Il polistirolo espanso trova anche impiego nella produzione di assorbitori d’urto, come caschi e dispositivi di protezione, offrendo una protezione efficace in situazioni di rischio. Nel campo dei prodotti tecnici, il polistirolo espanso si trasforma in galleggianti per elettrodomestici, contenitori per condense, oltre a inserti e distanziatori che contribuiscono alla funzionalità e alla sicurezza di vari dispositivi e componenti.

Taglio e sagomatura del polistirolo espanso

Il processo di taglio e sagomatura del polistirolo espanso riveste un ruolo fondamentale nella sua trasformazione in forme specifiche e utilizzabili. Il taglio in lastre, eseguito tramite seghe a nastro o a filo caldo, consente di ottenere lastre di polistirolo con dimensioni precise e regolari, adatte a diverse applicazioni come isolamento termico e imballaggi.

Le seghe a nastro offrono una precisione elevata, mentre il taglio a filo caldo permette di ottenere sezioni di spessore sottile senza generare sbavature. Successivamente, per apportare ulteriori modifiche alla forma, vengono impiegate operazioni meccaniche come la fresatura. Questa tecnica consente la sagomatura dei bordi del polistirolo espanso, conferendogli forme specifiche e personalizzate.

Quali prodotti si ottengono?

Con il processo finale di taglio e sagomatura si possono ottenere diversi manufatti realizzati per applicazioni tra le più svariate. Tra cui:

  • edilizia, il polistirolo espanso è impiegato per la produzione di lastre isolanti utilizzate in sistemi di isolamento termico, isolamenti a cappotto, coppelle, elementi per prefabbricazione e matrici per cornicioni e archi;
  • packaging, un’altra lavorazione del polistirolo espanso sono le lastre, gli angolari, i profili sagomati, le rastrelliere e i vassoi per la movimentazione, offrendo soluzioni flessibili per contenitori e particolari tecnici senza la necessità di costosi stampi, ideali per produzioni di piccole e medie serie;
  • pubblicità e advertising, in questo ambito il polistirolo espanso viene utilizzato per la realizzazione di scenografie, insegne e la riproduzione di loghi e marchi;
  • modellerie e fonderie, il polistirolo espanso è impiegato per la creazione di blocchi adatti alle fusioni di metalli (lost foam) o per la realizzazione di prototipi e modelli di stile.

La versatilità delle lavorazioni del polistirolo espanso rende questo materiale una risorsa fondamentale in diverse industrie, contribuendo alla creazione di prodotti innovativi e funzionali.

L’Azienda A.E. Curta, con sede a Leinì, in provincia di Torino, è esperta nella produzione e lavorazione di polistirolo e polipropilene espanso. Per richiedere informazioni è possibile contattarla direttamente utilizzando il modulo disponibile sul sito web.

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