martedì, Marzo 19, 2024
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Le Marche sono una miniera di teatri

La regione Marche è ricca di teatri dalle grandi e piccole dimensioni ma solo alcuni sono agibili e funzionanti. Tanti teatri che raccontano la storia italiana, da secoli e secoli.

Su 113 teatri solo 71 hanno le carte in regola per essere riconosciuti come tali. Le città coinvolte, dal momento che possiedono più teatri sono: Fano, Cagli, Cartoceto e l’immancabile capoluogo della regione Urbino. Proprio in quest’ultima cittadina c’è il Gioacchino Rossini che regala con il suo fascino delle enormi emozioni e soddisfazioni. È costituito, infatti, dal portale delle scuderie ducali che è un residuo dello storico “Teatro del Sole”. Esso fu inaugurato in occasione della prima dell’opera del “La Gazza Ladra”. Se ne potrebbero nominare tutti, dal Teatro Sanzio di Urbino di fine ottocento al Teatro Comunale di Cagli curato da Alessandro Venanzi, al quale si deve, tra le altre cose, la creazione del sipario che rappresenta Barbarossa che trasforma il duca di Svevia in vicario imperiale di Perugia.

Teatro Rossini

Non solo questi teatri costituiscono un elenco foltissimo perchè ce ne sono altri che , però, attualmente sono chiusi, inagibili o in attesa di ristrutturazione. I marchigiani si augurano che al più presto questo elemento di cultura e bellezza della loro meravigliosa terra, e del resto di tutta Italia, venga valorizzato dalle istituzioni locali e istituzionali. Anche perchè attraverso la riapertura di molti di questi sorprendenti teatri si verrebbero a creare nuovi posti di lavoro e di conseguenza business. E a proposito di ciò, i cittadini sono soliti rispondere con queste famose parole:” C’è sempre un Rigoletto o un Lohengrin dell’infanzia dei quali parlare, incantandosi…”. Questa citazione, ovviamente è tratta dal celebre romanzo di Guido Piovane “Viaggio in Italia”.     

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