martedì, Marzo 19, 2024
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Le truffe milionarie più famose ai danni dei casinò

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Mentre la maggior parte delle rapine richiede azioni violente, la natura del gioco del casinò richiede attacchi più sofisticati, con truffatori in grado di agire e magari trasferire tutta l’attenzione della security su un qualsiasi altro giocatore, tutto questo mentre il loro piano diabolico viene messo in atto. Ora che sta spopolando il fenomeno dei casinò online, si potrebbe immaginare che non ci siano persone fisiche a mettere in piedi le truffe, ci sono invece i corrispettivi digitali quali hacker e geni informatici.

Anche i truffatori si adattano all’avvento di Internet, ora non hanno nemmeno bisogno di uscire di casa per applicare le loro truffe elaborate ad arte, possono farlo direttamente da casa davanti a un computer. Ovviamente i gestori di casinò online non sono stati a guardare, i sistemi di sicurezza dei casinò online seguono i più innovativi sistemi di criptografia e codici di sicurezza elaborati da algoritmi di ultima generazione. Si è scoperto che sono moltissimi i casinò che investono milioni ogni anno per proteggere i legittimi clienti e le loro vincite da questi criminali. Molto spesso invece capita l’opposto, ovvero che siano i casino a truffare i propri utenti. Questo succede principalmente nel caso dei casino online (per maggiori informazioni su come salvaguardarsi dalle truffe dei casino online italiani, vi invitiamo a consultare questo sito).

I trucchi e le astuzie del casinò richiedono una meticolosa pianificazione, raffinatezza e il coraggio di correre costantemente il rischio di essere scoperti. Molti truffatori o presunti tali sono stati catturati a causa di comportamenti sospetti o trucchi truffaldini non andati a buon fine, i loro mezzi vanno dalle strategie più subdole ed intelligenti fino a piani d’attacco apparentemente onesti.
Ricordiamo alcune delle truffe più famose nella storia dei casinò, alcune delle quali sono passate alla storia, creando ispirazione per film colossal e libri best seller.

Roulette in Slow Motion

Un caso particolarmente ricordato tra le truffe ai casinò è stato quello di un gruppo di giocatori Europei che nei primi anni duemila riuscì ad aggiudicarsi un bottino di oltre due milioni di dollari attraverso una tecnica apparentemente semplice ma ancora inaspettata in quegli anni. L’avvento dei telefoni cellulari ha visto nei primi anni duemila una svolta causata dalla possibilità di effettuare foto e video semplicemente premendo un pulsante, cosa praticamente impensabile fino a pochi anni prima. In pratica il gruppo riuscì a creare un’applicazione capace di determinare il decadimento orbitale della roulette, si tratta di un calcolo che valuta le dimensioni della ruota e la velocità in cui scorre la palla. In questo modo si può determinare il punto in cui la pallina andrà a cadere con un discreto margine d’errore. Durante le puntate, i concorrenti scommettevano praticamente ad occhi chiusi, sapendo già quali numeri sarebbero usciti. Presto le autorità si accorsero della truffa ed avviarono un’indagine che portò alla cattura della banda. Sorprendentemente, tutti i partecipanti al raggiro vennero rilasciati, le accuse nei loro confronti vennero ritirate e addirittura gli venne permesso di mantenere i soldi, in quanto le autorità non furono in grado di trovare alcuna base legale che condannasse il comportamento dei giocatori.

Il banco vince, ma non sempre

Forse non tutti ricordano la truffa dei fratelli Roselli. Conosciuti tra i truffatori di casinò come i più sofisticati e furbi, si racconta che riuscirono a racimolare un bottino di diverse decine di milioni di dollari, tutti rubati in casinò degli Stati Uniti. Avvalendosi di un hacker esperto, i fratelli hanno forzato i database dei casinò per ottenere i nominativi delle persone con i montepremi più alti.
Avvalendosi delle identità rubate, i fratelli aprirono conti falsi con cifre estremamente elevate che venivano sottratte alle vincite dei casinò tra il 1995 e il 2000. I fratelli riuscivano ad ottenere crediti sostanziosi grazie a depositi molto consistenti che realizzavano sui conti dei casinò, una volta ottenute le vincite e accreditate sui conti falsi, i fratelli si comportavano come tutti i grandi giocatori, spendendo ancora ed ancora. Si racconta che arrivassero a depositare cifre attorno ai 50000 dollari per volta, causando l’interesse incondizionato degli altri giocatori oltre a quello dei gestori dei casinò. Entro la fine degli anni novanta, i fratelli Roselli disponevano di diversi account con crediti che sfioravano il milione di dollari. In questo modo riuscivano ad attirare nuovi giocatori interessati dai montepremi sempre più elevati, una volta che i soldi delle vincite si depositavano in conti dei casinò, i fratelli sostituivano il numero di conto e si aggiudicavano la somma intera, una volta racimolato un gruzzolo importante, si dileguavano senza lasciare traccia. Quando le autorità competenti cominciarono ad accorgersi della truffa, risultava praticamente impossibile rintracciare anche solo un indizio della losca attività della banda criminale, sia grazie alla perizia con cui i colpi venivano messi a segno ed anche perché entrambi i fratelli Roselli risultavano ormai deceduti.