mercoledì, Aprile 24, 2024
HomeCronacaLevato, nel processo ammette due aggressioni

Levato, nel processo ammette due aggressioni

Martina Levato si è presentata oggi, al settimo piano del palazzo della giustizia, al processo con rito abbreviato per le aggressioni a Stefano Savi e Giuliano Carparelli. La ragazza bocconiana è già stata condannata a 14 anni per aver aggredito con l’acido Pietro Barbini, il suo ex ragazzo. Durante il processo Levato ammette due delle tre aggressioni: quella contro Barbini e quella contro Carparelli. Nega di aver preso parte al raid contro Savi.

Entrambe le vittime hanno avuto una relazione con Martina e entrambi, come afferma la condannata, l’hanno tratta come un oggetto sessuale». Il gesto di Martina è un gesto di amore: «Ho avuto un’educazione tradizionale, sono stata cresciuta con certi valori, ma poi ho sbagliato. Ho avuto troppi uomini, e Alexander di questo soffriva. Piangeva, era deluso da me. Per questo, prima di diventare madre, ho voluto risolvere alcune questioni. L’ho fatto per il mio uomo».  Adesso, dopo tanti anni, Levato sembra capire il male che ha fatto e se ne pente: «Divenendo io stessa madre mi sono sentita partecipe per la prima volta della sofferenza della mamma di Pietro Barbini. Lei come me, anche se per diversi motivi, stava soffrendo». Sofferenza, che dovrebbe giustificare le sue aggressioni. 

Inoltre, nel corso del processo Martina ribadisce di aver avuto un complice, Magnani; il ragazzo era lo strumento che la condannata avrebbe usato per raggiungere i suoi scopi, un mero servitore. Tuttavia, è stato proprio il complice a proporre di usare l’acido e comprarlo. 

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE...

ULTIMISSIME