venerdì, Marzo 29, 2024
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Libia, Gino e Filippo presto saranno a casa

Ci siamo quasi, probabilmente domani Gino Pollicardo e Filippo Calcagno potranno riabbracciare le loro famiglie. In realtà l’arrivo dovevano tornare a casa oggi, ma lo spostamento da Sabrata a Tripoli non sembra facile. I capi politici e militari di Sabrata vogliono che una “delegazione ufficiale” italiana e del governo di Tripoli vada da loro a riceverli in consegna. Prima dell’arrivo della delegazione,  previsto per domani mattina, i due tecnici della Bonatti non partiranno.

Il piano prevede che i due da Sabrata arrivino a Tripoli, da lì a Malta e poi finalmente a Roma.  Per questo primo spostamento Gino e Filippo, provati, devastati psicologicamente come hanno detto, ma in buona salute, forse useranno mezzi messi a disposizione dalla Bonatti stessa. Intanto la famiglia li attende a braccia aperte. La nuora di Calcagno  parla di un «nuovo giorno» ma a metà, «la nostra è una felicità spezzata perché il pensiero costantemente va alle famiglie dei due colleghi di Filippo che non potranno riabbracciare i loro cari».

C’è chi infatti non è stato cosi fortunato. I due colleghi di Gino e Filippo, Salvatore Failla e Fausto Piano, sono rimasti uccisi in uno scontro a fuoco. Non si sa come sia accaduto, forse solo l’autopsia potrà dare delle risposte. I familiari di Salvatore, però, vogliono che il suo corpo sia portato in Italia al più presto:  «Se lo Stato non è stato capace di riportarmelo vivo – dice Rosalba, la moglie di Salvatore – ora almeno non lo faccia toccare in Libia, non voglio che l’autopsia venga fatta lì». «Stanno trattando la salma come carne da macello – ha aggiunto – nessuno, tra questi che stanno esultando per la liberazione ha avuto il coraggio di telefonarmi». Per Rosalba, lo stato italiano «ha fallito» e a pagarne le conseguenze è stato suo marito.

Le sue richieste, però, sono state ascoltate: in queste ore i corpi di Salvatore e Fausto dovrebbero arrivare in Italia, dove saranno terminate le autopsie e le altre procedure.Fonti di governo escludono che sullo stesso volo di Pollicardo e Calcagno viaggino anche le salme. Ora per avere risposte dobbiamo solo aspettare il ritorno di chi in questa sventura è stato più fortunato.