Danilo Calonego e Bruno Cacace, i due tecnici italiani rapiti in Libia lo scorso settembre, questa notte sono stati liberati. La notizia è stata confermata da alcune autorità libiche e dalla Farnesina.
Gli uomini, che lavoravano per la Con.I.Cos. e risiedevano da vari anni in Libia, erano stati rapiti da due uomini mascherati il 19 settembre alle 7 del mattino a Ghat, cittadina al sud del Paese, mentre lavoravano all’aeroporto della cittadina.
“Insieme ai due uomini è stato liberato anche un loro collega italo-canadese“, ha affermato la Farnesina che ha diffuso anche la notizia del rientro in Italia dei due tecnici alle prime ore di questa mattina. Dopo il ritorno in Italia, tuttavia, i due uomini dovranno essere interrogati dai Magistrati della Procura di Roma: sulla vicenza, infatti, è stata avviata un’inchiesta in cui si ipotizza il reato di sequestro di persona con finalità terroristiche.
E’ felice l’anziana Margherita Forneris, madre del 56enne Bruno Cacace. Intorno a lei, nella casa di famiglia a Borgo San Dalmazzo si sono stretti tutti i parenti: “Ho passato giorni infernali, ma ora è tutto passato“, ha affermato l’anziana donna, che ha annunciato una grande festa in onore della famiglia e per ringraziare tutta la comunità di Borgo San Dalmazzo che le è stata d’aiuto nei momenti di sconforto. “Sono felice per questa bella notizia che ci dà sollievo dopo tanti giorni di apprensione“, ha poi affermato il sindaco Gian Paolo Beretta.
Felicità anche dall’altro lato, tra i familiari di Danilo Calonego: “Sono contenta, veramente contenta. E’ da quel 19 settembre che non avevamo piu’ notizie di Danilo. Non so quando tornerà a casa ma l’aspettiamo“, ha dichiarato Daniela Calonegro, sorella dell’uomo.
Parole di gioia sono state espresse anche dal Premier Matteo Renzi e dal ministro degli Interni Angelino Alfano. “Oggi è un momento di sollievo e di gioia che vorrei condividere con i familiari dei nostri tecnici. Un pensiero grato a tutti coloro che hanno lavorato per la loro liberazione, dagli apparati di sicurezza all’ unità di crisi della Farnesina. Un grazie particolare alle autorità e alle forze di sicurezza libiche. Riconoscenza per la sincera solidarietà fatta sentire dai sindaci e dalle kabile del sud della Libia“, ha dichiarato Renzi.
