In risposta al tormentone #escile sui social degli studenti milanesi, con foto di seni e glutei scoperti con su scritto i loro atenei, gli studenti palermitani hanno lanciato su facebook l’hashtag <<#Escilo… il libro e studia!>>, ossia selfie con un libro di testo (architettura, diritto, ecc.).
La campagna è subito diventata virale con più di 12000 condivisioni in due ore.
Sulla scia della loro idea propongo agli appassionati e non “#Escilo… il libro e leggi!”, un confronto e consiglio su varie letture.
Il libro qui trattato è “Arcobaleno” di Banana Yoshimoto, pubblicato in Italia nel 2003 da Feltrinelli.
Banana Y. (pseudonimo di Mahoko Y.) è una scrittrice giapponese, nata a Tokio nel 1964. Si laureò al College delle arti della Nihon University con specializzazione in letteratura.Nel 1987 scrive il suo primo libro, “Kitchen”, che ebbe un grande successo in Giappone.
“Arcobaleno” è un romanzo che narra la storia di una giovane donna che vive in provincia con la madre e la nonna. Finito il liceo la ragazza decide di trasferirsi nella capitale, Tokio, dove trova lavoro in un ristorante indonesiano, l’Arcobaleno;colta da uno svenimento per il troppo lavoro, le viene proposto di aiutare la moglie incinta del proprietario nella gestione della casa. Ben presto,decide di ritornare al ristorante, ma prima che riprenda, sconvolta dalla dichiarazione del proprietario di amarla, fa un viaggio a Tahiti dove cerca di ritrovare se stessa.
La narrazione è formata da parti narrate nel presente che lei vive e parti di flashback.
Lo scritto risulta semplice e scorrevole, allo stesso tempo porta a comprendere le varie introspezioni psicologiche della protagonista .
Libro, dunque, che consiglio per una lettura non molto impegnativa, che nella sua semplicità comunque affronta temi profondi come la forza di ritrovare se stessi, di rivolgersi alla natura per ritrovare l’energia personale.
