Saint-Maximin e José Mourinho sono stati protagonisti di un acceso scontro a distanza che ha infiammato il mondo del calcio. Il francese, ex obiettivo di mercato del Napoli, ha lanciato una pesante accusa nei confronti del tecnico portoghese, sostenendo che quest’ultimo avrebbe mentito riguardo al suo stato di forma. Sui social, Saint-Maximin ha pubblicato un messaggio enigmatico, affermando: “Ci vorrà ben altro per farmi cadere. Quando le bugie salgono con l’ascensore, la verità sale per le scale: ci vuole più tempo, ma finisce sempre per arrivare”. Parole che hanno rapidamente fatto il giro del web, alimentando il dibattito tra tifosi e addetti ai lavori.
La replica di Mourinho non si è fatta attendere ed è stata, come di consueto, pungente e diretta. Il tecnico ha ironizzato sulla dichiarazione del giocatore, sottolineando: “Non sapevo che Maximin avesse un talento per la poesia. Se un giocatore non si allena bene, arriva in ritardo, è sovrappeso e non è pronto per giocare, ha bisogno di un ascensore per alzarsi, perché si stanca molto in fretta sulle scale”. Un’affermazione che lascia intendere come, secondo Mourinho, Saint-Maximin non abbia avuto un comportamento professionale adeguato durante la stagione.
Il tecnico portoghese ha poi rincarato la dose, rivelando alcuni dettagli sui presunti problemi di allenamento del francese: “Saint-Maximin ha avuto molte opportunità durante la stagione. Negli ultimi tre mesi non c’è stato un periodo in cui si è allenato per quattro giorni di fila. Non è mai successo”. Mourinho ha quindi messo in dubbio la dedizione del giocatore, facendo intendere che il suo scarso impiego in campo fosse dovuto a ragioni meramente atletiche e non a scelte tecniche.
Inoltre, lo Special One ha denunciato la diffusione illecita di dati relativi agli allenamenti, che a suo dire avrebbero creato un’errata narrazione sulla situazione del giocatore: “Alcune persone che lavorano con lui hanno condiviso illegalmente dati con voi giornalisti, dati che hanno causato distorsioni. Il 10 marzo abbiamo fatto una sessione di allenamento tattico prima della partita contro i Rangers. Sono stato io quello che ha corso di più in quella sessione di allenamento, ho percorso una distanza maggiore di chiunque altro nella squadra, perché era una sessione di allenamento a basso carico fisico, in cui abbiamo mostrato ai giocatori come posizionarsi in campo”.
Infine, Mourinho ha chiuso la sua dura presa di posizione con un’ultima stoccata: “Quello stesso giorno, Saint-Maximin ha fatto una sessione di allenamento individuale ed è normale che i suoi dati mostrino un carico maggiore, perché ha fatto quel lavoro specifico. È illegale condividere queste informazioni riservate con voi. Questa è manipolazione. Non è idoneo a giocare. Può condividere tutte le foto che vuole, può usare Photoshop, ma non si allena. Se non si allena costantemente, non sarà idoneo a giocare”. Parole che lasciano poco spazio all’interpretazione e che mettono in seria discussione la professionalità dell’attaccante francese.