giovedì, Marzo 28, 2024
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Lockdown a Natale, ipotesi dei virologi smentita dal Governo

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Continuano ad aumentare pericolosamente i contagi in Italia. Una notizia preoccupante che spinge molti virologi ad ipotizzare un lockdown per Natale. Per esempio, secondo il professore Andrea Crisanti, questa soluzione potrebbe favorire la riduzione della propagazione del COVID-19 e aumentare il Contact Tracing. Ma tale possibilità spaventa i commercianti e gli operatori del turismo. Questo perché, come ben immaginiamo, si tratta solitamente di un periodo fertile per le loro attività. Ecco quindi di seguito la reazione del governo davanti a queste supposizioni.

“SMETTIAMOLA DI FARE POLEMICHE” – Il primo ad intervenire è stato il premier Giuseppe Conte, il quale ha subito smentito tale possibilità.

«Non faccio previsioni per Natale. In questo momento prendiamo le misure più idonee per prevenire il lockdown. Ma dipenderà molto da quella che sarà il comportamento di tutta la comunità. Questa è una partita che vinciamo tutti, altrimenti perdiamo tutti Non potete pensare che ci sia il governo che risolva da solo il problema. È stata la comunità nazionale che ci ha consentito di affrontare la fase più dura, una comunità benemerita che ha affrontato una prova difficilissima. Adesso questa nuova ondata la affronteremo con grande responsabilità. Smettiamola di fare polemiche e di fare discorsi, e discussioni e dibattiti. Qui bisogna essere concreti».

L’APPOGGIO DI SANDRA ZAMPA – Anche la sottosegretaria di Stato al ministero della Salute, Sandra Zampa, rifiuta l’idea di un lockdown a Natale.

«[…] La scienza suggerisce che con comportamenti attenti da parte dei cittadini e massimo sforzo da parte delle istituzioni possiamo evitare la fase della crescita esponenziale di casi. Non possiamo pretendere sacrifici dagli italiani se poi per andare al lavoro si devono stringere come sardine nei mezzi pubblici e sopportano code interminabili ai drive-in per fare il tampone. L’impegno delle amministrazioni locali deve essere massimo se vogliamo essere credibili agli occhi dei cittadini».