giovedì, Marzo 28, 2024
Home Blog

Lockdown generale non da escludere, intervista al Ministro Speranza

0

Nonostante si voglia evitare a tutti i costi, un lockdown generale potrebbe non essere più tanto da escludere. Tuttavia sempre come misura estrema, una volta con le spalle al muro e senza altre valide alternative. Ci tiene a sottolinearlo il ministro della Salute Roberto Speranza, il quale lavora ininterrottamente per tutelare al meglio il benessere dei cittadini.

“ESITO NON SCONTATO” – In una recente intervista a “Dimatertedì”, su La7, Speranza ha parlato della possibilità di un nuovo lockdown.

«Lavoriamo giorno e notte per evitarlo ma l’esito non è scontato, dipende da quello che riusciremo a fare nelle prossime settimane. Oggi abbiamo ancora un margine, abbiamo una possibilità di piegare la curva senza le misure più drastiche. […] però oggi dipende da noi, dal governo, dalle Regioni e dai cittadini coi loro comportamenti. Dobbiamo ritrovare lo spirito di marzo e di aprile e dimostrare di essere in grado di piegare la curva del contagio».

Continua poi affermando che la situazione è particolarmente seria e dei sacrifici sono necessari.

«C’è bisogno di uno sforzo in più da parte di ciascuno. […] significa ridurre le occasioni di contagio, significa evitare le uscite, gli spostamenti che non sono necessari e significa anche stare a casa il più possibile. Dobbiamo sostanzialmente capire che ci sono attività essenziali che è giusto continuare ed attività che ciascuno di noi può ritenere oggi meno indispensabili».

DETERMINATI AD AFFRONTARE QUESTA CRISI – Nonostante un lockdown generale non sia comunque da escludere, il ministro si è dichiarato determinato ad affrontare la crisi in corso. Questo grazie all’assunzione di ben: «[…] 33mila persone – e la produzione di – 30 milioni al giorno di mascherine […]».

Infine, conclude affermando che: «È giustissimo che nei territori dove c’è maggiore difficoltà si possano, anzi si debbano assumere decisioni più dure. Con misure specifiche tarate su ogni singolo territorio».