sabato, Aprile 20, 2024
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“L’Onda”: quando il Cinema diventa più efficace dei libri di storia!

Come si può spiegare ad un gruppo di giovani studenti la diffusione di un sistema dittatoriale?

Pensare al rischio di diffusione di una dittatura in Europa, nel 2017, sembra quasi impossibile. Eppure, il film “L’Onda” dimostra quanto questo rischio sia concreto e, purtroppo, troppe volte sottovalutato.

La pellicola del 2008 diretta da Dennis Gansel, infatti, è ispirato ad un esperimento sociale realizzato nel 1967, in una scuola della California, dal professore Ron Jones. Questi decise di realizzarlo proprio per aiutare i suoi studenti a comprendere come si fosse evoluto il Nazismo.

Sotto sua iniziativa, fondò un movimento chiamato “L’Onda“, per il quale un sistema di disciplina e autorità doveva vigere nell’aula. Molti studenti, entusiasti dall’iniziativa, vi parteciparono, e quando alla fine compresero il suo vero scopo, era troppo tardi. Il professor Jones, infatti, aveva fatto in modo che il movimento fosse caratterizzato dai fattori tipici di una dittatura: un’ideologia comune, delle regole e un leader (lui stesso). Con il passare dei giorni, il movimento iniziò a crescere e coloro che ne facevano parte si disciplinavano in base ad esso: un sistema dittatoriale si era formato, con la complicità degli stessi studenti.

Questo esperimento sociale, degli anni Sessanta del secolo scorso, corrisponde a realtà, e ad esso si ispira il film in questione “L’Onda“. Tuttavia, la pellicola riporta l’esperimento ai giorni nostri e in un’ambientazione, non a caso, tedesca. Oltretutto non rappresenta solo il modo mediante il quale i protagonisti riescono a comprendere come il Nazismo si sia diffuso, ma anche i suoi risvolti negativi.

L’Onda“, dunque, trasmette un messaggio molto forte; anche attraverso le interpretazioni di un cast prevalentemente formato da attori giovani e tedeschi. Tra questi ricordiamo: Jurgen Vogel nei panni del professore Rainer Wenger e Federick Lau nel ruolo del suo studente-chiave Tim.

Alla luce degli eventi politici recenti, quindi, non può che essere suggerita la visione del film. Per quanto si possa “sottovalutare” il mondo del cinema, infatti, in questo caso esso può essere più efficace di qualsiasi libro di storia!

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