Il “martillo” conquista Barcellona e cala il poker.
Si chiude così questa domenica di gare in Catalunya per il Motomondiale con uno spettacolare Jorge Lorenzo che nella sua terra prima cala il poker, prima volta per lui in carriera, e poi la consacra come Lorenzo’s Land.
Che Lorenzo fosse “teatrale” si sapeva ma il periodo di piena forma che sta vivendo ha iniziato a destabilizzare la concorrenza, specialmente la Honda che ha visto Màrquez andare ko nei primi giri proprio per il tentativo (poi vano) di riprendere il maiorchino.
Con il giro di boa che è ormai a due gare di distanza è chiaro che il mondiale sarà un affare di casa Yamaha visto che con la doppietta di oggi Rossi resta in testa ma Lorenzo è secondo ad un solo punto di distacco.
Honda esce malconcia dalla tappa spagnola con un Pedrosa quasi in splendida forma che è riuscito a rimontare fino al podio (aveva sbagliato la partenza) anche se i 18 secondi portati a casa pesano forse più di uno schiaffo sul viso.
Chi invece esce veramente malconcia è la Suzuki: con la doppietta di ieri ci si aspettava, almeno per le prime file, una bella lotta soprattutto con Aleix nel ruolo di tappo nei confronti dei rivali e invece al via sono stati risucchiati entrambi i piloti di Hamamatsu nelle retrovie dove poi sono stati obbligati a rimontare.
Aleix, come suo fratello Pol in sella alla Yamaha satellite, nel forzare la rimonta sono finiti a terra, stessa sorte è toccata a Dovizioso che ha riscontrato un problema di traction control che molto probabilmente si è disinserito anche se non si conoscono ancora le cause di questo problema.
Nell’arco di 365 giorni la situazione si è completamente ribaltata con la Honda, campionessa mondiale, in ginocchio e una Yamaha che invece si è rialzata e sta mettendo sull’asse dei formaggini tutte le colleghe.
Conquista il titolo di miglior Open Stefan Bradl in nona posizione.
