La cucina italiana è la migliore del mondo: Massimo Bottura, con la sua Osteria Francescana di Modena, si è classificato primo al “The world’s 50 Restaurants 2016“, sul palcoscenico del Cipriani Wall Street a New York. La classifica, considerata una sorta di Oscar della gastronomia, premia lo chef modenese che toglie finalmente lo scettro al vincitore dell’anno scorso, i tre fratelli spagnoli del “El Celler de Can Roca”. L’’Osteria’, infatti era giunta seconda l’anno scorso e terza nel 2013 e nel 2014. Un riconoscimento per l’intera cultura gastronomica italiana perché Bottura ha fatto della valorizzazione delle materie prime, la pietra angolare della sua cucina. “Massimo Bottura, proprietario e chef dell’Osteria Francescana, è noto – si legge in una nota degli organizzatori – per la scelta sapiente degli ingredienti della cucina italiana tradizionale: le cinque stagionature del Parmigiano Reggiano vedono il celebre formaggio servito in forme e consistenze del tutto nuove per i suoi clienti che percorrono un favoloso viaggio gourmet nella celebre osteria. Sul menu figurano anche i classici piatti quali tagliatelle al ragù, con carne finemente tagliata al coltello e risotto mantecato con emulsione di succo di vitello. Le creazioni ambiziose dello chef sono un giusto connubio di tradizione e modernità”. Ma Massimo Bottura non è solo alta cucina per i ricchi, ma anche un uomo dall’alto senso civico. Suo il progetto del Refettorio Ambrosiano durante Expo 2015, dove i più grandi chef del mondo hanno cucinato per gli ultimi utilizzando gli avanzi della manifestazione milanese. E il progetto del Refettorio continuerà con altre iniziative nei prossimi mesi, prima tra tutte la replica dell’esperienza milanese tra le favelas di Rio durante le Olimpiadi di quest’anno.
Immergiamoci nell’arte culinaria dell’Osteria Francescana, grazie alla puntata dedicatagli da La7 per il programma Storie di grandi chef.