Nelle scorse ore, Gabriele Parpiglia ha pubblicato un articolo nella sua newseletter dove ha rivelato retroscena inediti sulla vicenda giudiziaria che vede protagonisti Lulù Selassié e Manuel Bortuzzo.
“Lui le scriveva fino a pochi mesi fa” – La storia d’amore tra la principessa etiope e il nuotatore ha avuto inizio nel 2021, all’interno della casa del GF Vip. Già a quei tempi si parlava di comportamenti ossessivi da parte di Lulù, tanto da portare Manuel a lasciarla. Verso la fine del reality, però, i due decisero di dare un’altra possibilità al loro amore. La loro storia, però, è giunta al capolinea.
Da quanto raccontato nei mesi scorsi da Bortuzzo, dopo la fine della loro relazione, Lulù avrebbe iniziato a perseguitarlo, inviandogli messaggi minatori e presentandosi negli stessi luoghi frequentati dal nuotatore. Davanti a questa situazione diventata insostenibile, Manuel si è trovato costretto a denunciare la fidanzata per stalking.
Giovedì 3 aprile, Lulù è stata condannata a un anno e otto mesi di reclusione per stalking e minacce ai danni dell’ex fidanzato Manuel. Poco dopo la sentenza, Jessica e Clarissa Selassié hanno reso pubblici dei video che smentirebbero l’accusa dell’ex gieffino.
Ad analizzare ampiamente questa chiacchierata vicenda giudiziaria è stato Parpiglia, che sui social ha pubblicato un’anteprima di quanto scritto nella sua newsletter:
“Per raccontare questa storia, ve lo assicuro, ci vuole molto coraggio. Che sia molto chiaro. Spieghiamo. La storia pubblica: Lulù Selassié e’ stata condannata per stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo. Ma ci sono molti punti interrogativi soprattutto dopo aver letto le carte di questa intricata e ‘velocissima’ vicenda giudiziaria. Ecco alcune verità che troverete nella #newsletters: – La verità nascosta: lui le mandava messaggi d’amore fino a pochi mesi fa. Mentre lei è costretta a indossare un braccialetto elettronico, abbiamo scoperto fotografie, chat e un braccialetto con scritto “LULÙ” che raccontano una versione completamente diversa. Nella nostra newsletter di oggi sveliamo le incredibili contraddizioni di questo caso: come può qualcuno dichiarare di vivere nell’ansia e contemporaneamente cercare il contatto con chi dovrebbe “perseguitarlo”?”.
Ha poi aggiunto:
“Durante l’interrogatorio di garanzia del 3 giugno 2024, Lulù ha dichiarato di assumersi le proprie responsabilità, negando però di aver mai minacciato di morte Manuel, che invece sostenuto dall’accusa. (…) Le scriveva messaggi di sua iniziativa. (…) Nel frattempo, Lulù si è ritrovata con un braccialetto elettronico che ha compromesso il suo quotidiano e la sua salute mentale, portandola alla depressione”.