Un immenso dolore ha colpito il campionato belga e tutto il mondo del calcio: a soli 28 anni, ci ha lasciato il portiere Miguel Van Demme, che militava nella squadra del Cercle Bruges, che dal 2018 è ritornata nella prima serie belga. Il calciatore classe 1993 non giocava da quasi due anni: infatti nelle stagioni 2020-2021 e quella attuale non ha collezionato alcuna presenza a causa dell’aggravamento del malore che lo affliggeva dal 2016.
Stiamo parlando della leucemia, un bruttissimo malore che gli fu diagnosticato circa 6 anni fa, durante un controllo medico prima dell’inizio della nuova stagione. Un anno dopo, guarito, tornò nei ranghi del club neroverde e, nonostante avesse ancora bisogno di cure quotidiane, riuscì a rimanere in squadra, tra campo e panchina, fino a maggio del 2019. La sua ultima gara giocata, infatti risale al 27 maggio 2019, nella gara dei play-off di Pro League persa per 4-0 contro il Kortrijk.
Nella sua breve carriera Van Damme vestì unicamente la maglia del Cercle Bruges, con la quale esordì nella Pro League il 5 aprile 2014, impiegato da titolare nella sconfitta interna per 0-1 contro il Malines. L’unica stagione giocata al completo fu quella 2015-2016, giocata nella Tweede klasse (la nostra Serie B): 32 presenze, 32 reti subite e 12 clean shet, posizionandosi al quinto posto con il suo club.
Nel gennaio 2020 il portiere del Cercle Bruges ebbe una grave ricaduta della stessa malattia, per la quale i medici gli diedero poche speranze di guarigione. Nonostante le condizioni avverse e le poche speranze di sopravvivenza, il portiere belga fu sottoposto lo stesso immunoterapia; da quel momento in poi la carriera del calciatore si interromperà per sempre.
Van Demme lascia sua piccola figlia di pochi anni Camille , nata lo scorso anno, e la moglie Kyana Dobbelaere, che ha voluto ricordare suo marito con questo post su instagram: “Il nostro amore è partito per la sua ultima partita stasera, una partita che non può più essere vinta. Ci hai lasciato molto lentamente, eppure l’hai fatto di nuovo a modo tuo, molto forte. Hai combattuto come un leone. Siamo così grati per quello che eri: un esempio per molti. Mi hai fatto capire che non c’è niente per cui arrendersi, anche se c’era solo un piccolo barlume di speranza, più e più volte l’hai raggiunto. Riposa ora tesoro, te lo sei guadagnato, ora sei libero da ogni dolore. Ci piacerebbe vederti così. Un grande abbraccio dalle tue ragazze“.