Stefano Ceci, manager nonché grandissimo amico di Diego Armando Maradona, ha raccontato nelle ultime ore alcuni aneddoti riguardanti il Pibe de Oro ai microfoni della redazione di Sky. Ecco le sue parole.
“L’ho sentito una settimana prima che lo ricoverassero. Io ero un punto di riferimento per lui. Voleva giocare a golf anche 20 ore, dormivo col walkie-talkie vicino perché mi chiamava per qualsiasi cosa. A Dubai ero con lui 24 ore su 24.”
“Quando c’era la fidanzata e venivano altre persone, la faceva alzare per dire che lì accanto a lui mi dovevo sedere io. Dopo che ci trovammo insieme da soli, disse ‘sono felice, sono napoletano’“.
Poi il giornalista conclude così, con un progetto che potrebbe essere realizzato nell’immediato futuro in quel di Napoli, come omaggio al calciatore più grande di tutti i tempi.
“Gli dissi che gli avremmo fatto una statua, lui mi disse di sì ma voleva che gli scrivessi ‘ricordatevi che anch’io sono napoletano’. Se mi danno la possibilità, voglio fargli questo regalo. È un omaggio che voglio fare a Diego, parlerò con qualcuno a Napoli e vedremo se me lo faranno fare. Disse a De Magistris che è stato napoletano dal primo minuto in cui arrivò a Napoli”
