venerdì, Marzo 29, 2024
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Marcello Mariano presenta il suo libro a ‘La Res Publica’:”Per imparare la mitologia greca, bisogna divertirsi”

Nella puntata speciale di venerdì 9 aprile, il conduttore de ‘La Res Publica’ e nostro direttore Raffaele Zanfardino, ha intervistato Marcello Mariano, fotografo e scrittore che ha all’attivo un libro ‘sui generis’: ‘I grandi miti greci: i coatti supereroi ellenici‘.

Un libro che racconta la mitologia greca con toni e modalità diverse. E a raccontarlo è lo stesso autore:

  • Ci vuoi fare un’introduzione per chi ci segue e spiegare brevemente di cosa parla il tuo libro “I Grandi Miti Greci – I coatti supereroi ellenici”? Il libro è un libro divulgativo, non scientifico e non storico. Si ispira alla famosa Edda, è una raccolta di miti e dei dell’Antica Grecia, raccontati in una chiave satirica e comica. Chi va a leggere libro impara e si diverte“.
  • Come è nata l’idea di questo libro? Durante il primo lockdown, io ho avuto un sacco di tempo libero perché il mio vecchio datore di lavoro ha deciso di non pagarmi più. Mi hanno licenziato, non mi hanno pagato, avevo tanto tempo libero, ho sentito il bisogno di fare qualcosa anche di giorno. Visto che comunque la mitologia mi ha sempre appassionato, ho deciso di iniziare a fare questi post su Facebook parlando di mitologia, secondo una chiave comica. Visto il grande successo che ho avuto sui social, parlando con un editore ho mandato una bozza e mi ha detto “Marce’, falla. Però voglio anche i disegni con il tuo stile”.
  • Il libro segue una scrittura interessante, come mai hai voluto usare il dialetto romano per dare vita a questi miti? Perché sono romano e quindi gioco in casa. Il dialetto romano l’ho sempre trovato divertente e in più secondo me il romano toglie sempre quell’atmosfera di serietà. Preferisco un interesse che nasca in questa maniera. Perché dico cose interessanti e anche divertente”.
  • È un libro pieno di sarcasmo e ironia, a tratti dissacrante, che offre un punto di vista attuale, originale e giovanile rispetto alle famose vicende dell’Olimpo. Secondo te è possibile utilizzare la mitologia per parlare di fatti odierni inerenti sessismo, maschilismo e in generale diverse questioni sociali? Si può fare, sia parlando di mitologia sia unendoci quella dose di satira e black humour. Prendendo ogni singola storia che all’epoca veniva vista come il potere di Zeus oggi vedi che c’è una prepotenza dietro. Posso fare questo perché sono potente. Nei miti difficilmente c’è un chiaroscuro: c’è il buono e il cattivo. Gli eroi difficilmente sono ambigui. Usando questo tipo di storie, oggi si può parlare di molte cose. Vengono usati anche i miti per parlare di diritto. Le storie che ci tramandano i nostri avi hanno una morale diversa rispetto a due secoli fa. Poi puoi metterci anche ironia, ma io lavoro così. Ho messo la mia personalità su carta per spiegare delle cose e per dire ‘se ci rifletti, questa cosa che io scrivo, tu la ritrovi anche sui telegiornali’.
  • Le illustrazioni sono contenute nel libro, come anche la copertina, sono accattivanti e caratteristiche, anche quelle sono opera tua? Tutta opera mia, tranne in verità un disegno che lo fece mia sorella quattro o cinque anni fa. Non mi andava di disegnare il personaggio e ho detto ‘va beh, metto il mio cane’. Io avevo detto all’editore ‘guarda voglio fare la copertina’ e mi ha detto ‘guarda che devi fare pure i disegni’, io ho detto ‘in verità non nasco disegnatore ma fotografo ma va beh…'”
  • Oltre a fare lo scrittore hai un’attività da fotografo, ci vuoi raccontare anche di questa passione? Io ho iniziato a fare il fotografo a 10-12 anni perché mio nonno è stato un fotografo di scena abbastanza famoso. Mi portava sui set a fare da assistente: lui ha lavorato per film famosi, io no. Da lì volevo essere come lui, quindi mi sono buttato subito sulla fotografia. Fotografia che mi piace definire ‘artistica’ perché io non vado a fare book, matrimoni, comunioni, diciottesimi perché non mi piace. Mi sono buttato a trovare uno stile mio e oggi mi inquadro nella corrente avant-pop e concettuale.”
  • Prima della trasmissione ci hai accennato che stai per pubblicare un nuovo libro, un saggio giuridico sui diritti inviolabili, puoi dirci qualcosa in più? Nasco giurista e il libro in verità è finito. Dobbiamo decidere quando uscirà: è un libro di nicchia e siamo in periodo di Covid-19. È un peccato uscire e vendere poco. Questo perché gli accordi è di pubblicizzarlo tramite ambasciata e università. Il libro è diviso in due parti: nella prima faccio un paragone tra la Costituzione Italiana e quella Ceca e la seconda. È la mia tesi aggiornata. La seconda parte è la mia parte artistica in cui ho preso delle persone non giuriste e ho detto leggetevi la lista dei diritti inviolabili e parlatene come voi sapete fare. Ognuno ha dato la sua visione tramite un argomento che conosce bene.”

È possibile rivedere la trasmissione su YouTube, sulla pagina Facebook della trasmissione e su quella nostra.