lunedì, Ottobre 7, 2024
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Marco Bianchi, parla dopo il coming out: “Avevo tutto, ma sentivo che mi mancava qualcosa e non capivo cosa”

Dopo il suo recente coming out, Marco Bianchi si racconta al Corriere della Sera. Al quotidiano ha voluto parlare di come l’ha comunicato alla famiglia e alla sorprendente reazione alla notizia.

Ha deciso di parlare con la moglie quando ha compreso di provare un semplice e sincero affetto per lei:

“Una sera mentre la bimba dormiva, le ho detto ‘sono omosessuale, lo sono sempre stato, però solo ora ho capito che sto bene con te ma come amico, perché quello che va oltre, probabilmente, è con un uomo”. 

Esordisce così il cuoco salutista, cercando di spiegare la sensazione di vuoto che aveva iniziato a provare:

“Negli ultimi anni, viaggiavo tanto per lavoro e mi trovavo spesso da solo, a pensare. Avevo tutto, ma sentivo che mi mancava qualcosa e non capivo cosa. E c’erano cose che non mi tornavano. Alle presentazioni dei miei libri, per dire, gli apprezzamenti femminili non mi gratificavano. Poi, la nascita di una figlia, a cui devo onestà e verità, mi ha dato lo spunto finale di riflessione”.

Ha poi raccontato la sorprendente reazione di Veruska, sua moglie:

“Mi ha abbracciato forte. Era un sogno di vita che si frantumava. È stato un momento in modalità terremoto, come quando hai costruito per anni e tutto, di colpo, viene raso al suolo ed è in polvere. Io mi sentivo in colpa, ma oggi so di aver fatto la scelta giusta”.

Dopo il suo coming out con sua moglie, il food mentor della FondazioneVeronesi ha conosciuto Luca Guidara con cui ha riscoperto l’amore.

Marco ha poi parlato della reazione dei suoi genitori:

“Troviamo un dottore che ti aiuti”, ha detto. Sono scoppiato a ridere. Ho detto: “Perfetto, non ci siamo”. E poi: “Questa non è una malattia, è una condizione nella quale, senza volerlo, mi avete portato”

Alla fine, è toccato parlare anche con sua figlia. La reazione della bambina si è rivelata naturale:

“Ci siamo consultati con il pediatra, le maestre, la psicologa… Poi, le ho raccontato la verità. Le ho spiegato: “Io voglio tanto bene a mamma e sei nata tu, ma ho scoperto che il mio cuore batte più forte con Luca accanto. Prima, batteva forte, ora batte a mille”. Lei è una bimba straordinaria, solare, e l’ha accettato con naturalezza. Dopo un primo incontro finto-causale con lui, l’ha visto per un gelato, una pizza e, ora, è il “suo” Luca. E, ora, io so che una seconda vita esiste.”

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