La carriera di Mario Balotelli non è stata esaltante nonostante le esperienze in top club come Inter e Manchester City. Il calciatore palermitano, eppure, è sicuro di poter fare ancora la differenza, e di poter anche meritare la convocazione nella nazionale di Spalletti in un futuro non troppo lontano.
Intervistato da SportMediaset, il calciatore ha espresso il suo desiderio di ritornare in Italia: “Sto bene, sono tranquillo. Ho ricevuto offerte dall’estero, ne ho ancora, ma il mio desiderio è quello di restare in Italia dove per il momento non ho ricevuto nulla. In Serie A? Lo spero, spero ci sia questa occasione, sono pronto“.
MARIO BALOTELLI E IL SOGNO DI GIOCARE ALLA SSC NAPOLI: LE DICHIARAZIONI DI QUALCHE TEMPO FA DELL’EX ATTACCANTE DELLA NAZIONALE ITALIANA E DEL MANCHESTER CITY
Qualche mese fa, intervistato su varie tematiche dalla redazione di OCW tramite Twitch, Mario Balotelli ha inoltre affermato che, in un eventuale ritorno in Italia, gli piacerebbe giocare nel Napoli. L’attaccante ex Inter e Milan, come lui stesso afferma, non è nuovo a tali dichiarazioni. Già in passato si era infatti proposto più volte alla squadra partenopea, senza però mai ricevere una risposta positiva. Ecco dunque le parole di Balotelli a riguardo.
“In quale squadra vorrei giocare? Se dovessi tornare in Italia dove mi piacerebbe giocare? L’ho sempre detto, anche negli anni passati, mi piacerebbe giocare a Napoli. Negli anni passati ci sono state anche trattative, ma non sono mai andate a buon fine. Chiaramente Napoli mi piacerebbe anche perché c’è mia figlia Pia“.
“Dicono che sono un giocatore finito? Io non seguo giornali, articoli, etc. Mi aggiorna mio fratello e spesso mi dice: ‘Questi pensano davvero che sei finito”. Io non ho mai avuto la paura e il timore che non avrei potuto fare la differenza“.
Dopo l’innesto di Lukaku e la presenza di attaccanti come Raspadori e Simeone, difficilmente Mario Balotelli avrà quest’anno l’opportunità di vestire la maglia azzurra. Bisognerà capire, poi, le intenzioni di Aurelio De Laurentiis che spesso preferisce giovani calciatori a quelli che hanno già una certa esperienza.