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Martin Luther King, 48 anni dalla sua scomparsa

Oggi 4 aprile 2016 si ricorda la scomparsa del grande attivista statunitense per i diritti civili, Martin Luther King,  avvenuta il 4 aprile 1968.

Martin Luther King è stato oltre ad un attivista anche un politico e un pastore protestante. Il ragazzo di Atlanta è passato alla storia per la sua fervida lotta contro la violenza, ma soprattutto è stato paladino e portavoce dei reietti e degli emarginati, è stato anche definito “redentore della faccia nera”. Negli anni cinquanta e sessanta ha combattuto con tutte le sue forze per abbattere il pregiudizio etnico. Promotore delle battaglie per i diritti civili della popolazione nera degli Stati Uniti, Martin Luther King è diventato il simbolo della lotta contro la segregazione razziale. Negli anni 50 divenne leader indiscusso del movimento per i diritti civili, organizzò manifestazioni pacifiche e boicottaggi  di quegli esercizi commerciali dove i neri venivano trattati ingiustamente. Nell’estate del 1963 oltre 200.000 persone invasero la capitale  Washington chiedendo la legge sui diritti civili, una buona parte erano bianchi ( circa 80.000) che marciarono al fianco dei fratelli “neri” intonando la canzone “bianchi e neri insieme”. In questa momento Martin Luther King passò alla storia per la sua famosa frase: “I HAVE A DREAM” ( io ho un sogno). Prosegue spiegando il sogno dicendo: «il mio sogno è che i miei quattro figli piccoli potranno vivere un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere».

Il discorso spianò la strada per la convivenza interrazziale tra bianchi e neri. Un discorso che ha fatto e farà da monito anche alle generazioni future.

Martin L.K. ricevette nel 1964 il premio Nobel per la pace, proprio in onore di tutto quello che avevo fatto negli ultimi anni per la lotta alla violenza e alla discriminazione razziale.

Purtroppo il grande attivista per i diritti civili fu assassinato il 4 aprile di 48 anni fa, da un pazzo bianco con un colpo di fucile mentre era affacciato ad un balcone di un albergo.

La sua morte scosse gli Stati Uniti e il mondo intero, una persona che aveva combattuto da sempre contro la violenza si è visto levare la vita proprio in modo violento e vile. Resteranno in noi tutti i suoi insegnamenti, ma soprattutto le sue parole ci aiuteranno a combattere ogni giorno la violenza e la discriminazione razziale.