Chi vuol esser lieto sia del doman non vi è certezza, questi versi sono perfetti per fotografare la situazione contrattuale di Massimo Giletti.
Come tutti sappiamo lui è stato il grande epurato dai palinsesti per la stagione 2017/2018, eliminando il programma campione di ascolti del daytime domenicale “L’Arena”.
Al conduttore questa eliminazione non è andata giù, ed infatti sta tentennando sul rinnovo del contratto offertogli dal direttore generale Mario Orfeo.
Intervistato da Libero, Massimo Giletti non scioglie le sue riserve:” Non ho ancora preso una decisione” ed aggiunge, con un tono di polemica :” Mio padre” mi ha insegnato l’arte di non abdicare mai a onestà intellettuale e dignità”.
Certamente questa non è l’unica stoccata che rifila alla “Rai”, infatti afferma:” Dalla Rai si entra e si esce. Spesso ho trovato in questa azienda persone che non mi hanno aiutato, anzi hanno cercato di ostacolarmi. Però poi c’era una parte sana che mi dava una mano perché sapeva come lavoro. E si stava a galla con gli ascolti”.
Giletti tende a sottolineare nell’intervista la sua completa autonomia, e nel farlo si aiuta citando un episodio capitatogli in passato:” Una volta mi ha chiamato un direttore generale perché aveva ricevuto l’ennesima telefonata di protesta e mi ha chiesto: ‘ma lei da che parte sta, non lo capisco’. Gli risposi: se non lo capisce vuol dire che faccio bene il mio lavoro“.
Giletti a dire il vero si è sempre schierato contro ogni tipologia di casta, e chi ha seguito i suoi programmi non ha potuto non notarlo e apprezzarlo, ad una precisa domanda risponde su tale argomento risponde:”“Sono assolutamente contro la casta, e non solo quella dei politici, anche contro quella dei magistrati. Sono contro le ingiustizie e i poteri forti che si approfittano della loro posizione e non fanno bene il loro mestiere, un conduttore deve stimolare il cambiamento “.
Putroppo Massimo Giletti ha subito una grande ingiustizia, “L’Arena” era un programma che faceva bene all’Italia e agli italiani, per questo siamo sicuri che meriti un risarcimento per questa scellerata decisione presa dai vertici, magari potrebbero affidargli un progetto molto ambizioso e sempre desiderato da Massimo stesso ovvero la conduzione del “Festival di Sanremo”.
Staremo a vedere…
