Mauro Marin è finito nuovamente al centro del gossip per aver presumibilmente subito un’aggressione mentre era in compagnia di Marco Pavanello, ex Uomini e Donne. Stando ai loro racconti, pare che un ragazzo si sia avventato contro la loro macchina prendendola a calci e pugni.
Il racconto
L’ex gieffino ha raccontato al Corriere del Veneto: “Tirava calci e pugni alla mia macchina perché sono stato in televisione. Nella sua testa io ho i soldi quindi dovevo pagare. Sono ancora sotto choc. Ho preso sonno alle quattro della mattina. Ho chiamato i carabinieri tutta la notte per sapere questo e quello e la risposta è stata “di domenica non facciamo querele”. Quindi di domenica in Italia se non sei in fin di vita non puoi fare querele.
Alle 21,30 ci mettiamo a mangiare costine salsicce da festa paesana. C’erano le famiglie, i bambini che giocavano sui gonfiabili. La mattina dopo sarei dovuto andare a tagliare salumi a un’altra sagra. Vado ad auto promuovermi con la scusa che sono stato in tv, faccio di tutto, come tutti penso in questo periodo. I salumi sono l’attività di famiglia.
Siamo partiti in auto con Pavanello e abbiamo fatto tappa a Dolo. Erano circa le 22,30. Dovevo consegnare a un macellaio dei salumi, glieli porto da 15 anni. C’erano le transenne ma ho una Cinquecento, non un Hummer. Entro a passo d’uomo. Arrivo davanti a un bar ma la strada era tutta occupata dalla movida. Chiedo a un cameriere “mi scusi, cosa devo fare?” Ho preso la via sbagliata. Un tipo inizia a urlare “tu mi hai investito, sono stato investito, tutti i presenti hanno visto, tu sei stato in televisione, fai il furbo, devi pagarmi. Un trentenne. Piercing dappertutto anche sull’occhio. Ma io ero fermo. Inizio a fare retromarcia e lui comincia a dare pugni e calci alla macchina, spacca tutto.
Eravamo in due, ho 42 anni, un figlio, non volevo fare casini. Ho proposto di andare all’ospedale, avevo bevuto solo tè e Coca Cola ma volevo venisse anche quello che mi ha preso a calci la macchina perché gli facessero l’esame del sangue e per vedere se era tranquillo come me”.
La testimonianza di una donna
Stando però alla testimonianza di una donna lì presente, le cose sarebbero andate in modo totalmente diverso: “Noi eravamo seduti al bar praticamente di fronte alla macchina quando si è fermata. C’era la strada chiusa, sono arrivati con la Cinquecento, il cameriere si è messo in mezzo alla strada dicendo che non potevano passare. I due seduti in macchina hanno cominciato a urlare. Il cameriere diceva loro di tornare indietro. La Cinquecento ha accelerato e ha fatto un balzo avanti.
Il cameriere a quel punto, spaventato, ha dato un pugno, una botta al parabrezza, che si è rotto. Dopo di che si sono messi tutti a urlare. Loro sono scesi dall’auto. È arrivato un altro cameriere. Marin urlava “tu non sai chi sono”. Uno dei camerieri li teneva separati. Il cameriere che aveva dato la botta è entrato nel bar. Marin e Pavanello invece da fuori continuavano a urlare bestemmiando a raffica“.