venerdì, Aprile 19, 2024
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MAZZARIELLO: intervista in occasione della release del suo EP “Ufficio oggetti smarriti”

UFFICIO OGGETTI SMARRITI è il debut EP di MAZZARIELLO, uscito a metà gennaio per Futura Dischi. Il disco aggiunge tre inediti ai due singoli già usciti, Non chiamarmi amore e Bambini per sempre (con Altea): un viaggio di pura malinconia costellato di gemme acustiche dall’anima intima ed evocativa. Abbiamo intervistato MAZZARIELLO per farci raccontare i brani di questo progetto e conoscerlo meglio.

Ciao Antonio, come stai? Come ti senti ora che è uscito questo EP “ufficio oggetti smarriti”?
Ciaooo!! Sono ancora sulla scia di emozioni di Ufficio Oggetti Smarriti!!! Dopo aver visto nascere il progetto, modificarsi, crescere e sbagliare anche, in tutti i modi possibili: è sempre un’altalena di emozioni. Sentirsi più leggeri, essere preoccupati, tesi, felici. Tensioni e rilasci continui un quest’ultimo periodo.
Come nasce il titolo del progetto? 
Il titolo del progetto è nato dal fatto che essenzialmente: mi serviva un titolo. Nel senso. Il mood era settato ma ci serviva qualcosa che lo racchiudesse. Mi ricordo che mesi fa la mia ragazza stava leggendo “Il Ladro di Nebbia” di Lavinia Petti. Ad un certo punto pronuncia queste parole:”ufficio oggetti smarriti”. Io lascio abbastanza correre ma è come se quella frase rimanesse nell’aria. Ogni tanto tornava in mente. Ero a Milano con Nick, il direttore artistico di Futura Dischi quando decidemmo il titolo tra una risata e l’altra. Entrambi appassionati (ovviamente) di Troisi dicemmo che ci voleva un titolo come i suoi. Ora non voglio nemmeno lontanamente paragonare nulla. Ma “ufficio oggetti smarriti” ci sembrò quello più coerente con chi siamo.
Nei pezzi ho sentito più volte la parola “paura”, di cosa hai paura più di tutto? 
Di non ricordare. Ma non (di non) ricordare cose grandi, epocali, rotture e amori. Le cose grandi, vuoi o non vuoi, si ricordano sempre in un modo o nell’altro. Io ho paura di dimenticare i momenti che sono un po’ delle comparse ma che danno senso allo sfondo.
Uscire a caso per Napoli, ad esempio (per dirne uno recente). Prendersi un caffè con un amico. Essere felice in modo genuino per le cose, un po’ come i bambini.
Ascoltando l’EP mi sono resa conto di quanto a volte ci dimentichiamo di come sia bella la delicatezza e la dolcezza, che ho trovato in questi brani. Quali sono le emozioni che vorresti trasmettere con le tue canzoni?
Innanzitutto ti ringrazio molto! Questo ep è pensato come se si svolgesse in una cameretta. Più che trasmettere un emozione e quindi dire qualcosa, abbiamo cercato di trasmettere “l’ascolto”. Mi piace pensare che sia un mio tentativo di dare voce al silenzio condiviso nell’ascolto di qualcuno. Di far sentire (e sentirmi) semplicemente capito, senza alcun giudizio.
C’è una collaborazione con Altea in “bambini per sempre”, ci racconti qualcosa sul pezzo e su com’è stato lavorare con lei?
Lavorare con Altea è stato super divertente  e magico. Noi all’inizio non ci conoscevamo e ci siamo incontrati per la prima volta proprio in studio dal buon Matteo Domenichelli. All’inizio volevamo semplicemente provare a fare qualcosa insieme quindi iniziamo a suonare io chitarra e lei piano in maniera abbastanza casuale. Anzi tra una cosa e l’altra cantavamo pure qualche cover. Poi tra una cosa e l’altra buttiamo giù la struttura del pezzo e scriviamo tutto insieme. Altea è veramente un vulcano in termini artistici e sono veramente contento di averci lavorato! Ci siamo divertiti!
“Non chiamarmi amore” (mia preferita delle cinque tracce) è una canzone malinconica in cui si percepisce tristezza, rabbia in qualche modo? C’è ancora un po’ di speranza o è più una resa alla fine di una relazione?
Con “Non chiamarmi amore” cerco di parlare di identità all’interno della fine di una relazione. “Amore” forse è il nome più usato ed in un certo si sostituisce con il nostro. Quindi io smetto di essere Antonio alla fine e divento “Amore” in un certo senso. “Non Chiamarmi Amore” parla di quando alla fine di una relazione (o comunque di un percorso) smetto di essere “Amore” e ritorno Antonio. Di cosa succede quando senza un posto dove andare, ritorno da me. (vi giuro che nella mia testa ha senso)
Cosa puoi anticipare sul tuo futuro artistico?
Ogni tanto me lo chiedo anche io! Purtroppo niente perché non lo so ancora. Per ora c’è Ufficio Oggetti Smarriti che sta andando per la sua strada. Io, per cautela, mi tengo pronto!

mazzariello

Questa la tracklist di UFFICIO OGGETTI SMARRITI

  1. Ogni giorno

  2. Ladri di lenzuola

  3. Passa la notte

  4. Bambini per sempre (con Altea)

  5. Non chiamarmi amore

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