mercoledì, Aprile 24, 2024
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#MeToo, la campagna social contro le violenze sessuali nata dal “caso Weinstein”

Donne di ogni età rompono il silenzio e raccontano storie storie di abusi e violenze

Continua a far discutere il “caso Weinstein” sulle accuse di molestie sessuali, tentate o consumate, che sempre più attrici e celebrità stanno rivolgendo all’ex produttore di Hollywood ormai in declino, espulso per questa vicenda dalla sua società e dall’Accademia degli Oscar nonché in procinto di separarsi da sua moglie.

La vicenda tiene banco anche in Italia grazie a quanto riportato dall’attrice Asia Argento, una tra le prime voci che si sono levate contro il produttore a partire dalla testimonianza dell’attrice Rose McGowan e che ha visto aggiungersi, nei giorni successivi, nomi come Angelina Jolie, Eva Green, Reese Whiterspoon, Courtney Love, Lena Headey e molte altre.

E’ stata poi l’attrice Alyssa Milano, co-protagonista della serie tv Streghe dove ha condiviso il set proprio con la McGowan, a lanciare la campagna social identificata dall’hashtag #MeToo, “Anche io”, con cui si invitano le donne di tutto il mondo a rompere il silenzio sugli abusi subiti in qualsiasi contesto e a raccontare se abbiano mai vissuto episodi di violenza e prevaricazioni simili a quelli riguardanti Weinstein.

Se tutte le donne molestate sessualmente o violentate scrivessero ‘Me too’ come status, potremmo dare alle persone un senso della vastità del problema”, ha scritto Alyssa Milano sul proprio profilo Twitter la scorsa domenica.
In poche ore l’hashtag è diventato un trend topic twittato da più di un milione e mezzo di persone, allargandosi presto a Facebook e Instagram e oltrepassando i vari confini nazionali diventando, di volta in volta, #yotambien, ##balacetonporc o, in Italia, #quellavoltache.

Donne di ogni età che hanno accettato di raccontare online stralci di storie personali di abusi e violenze, denunciati o taciuti per anni, molti dei quali vissuti in età adolescenziale o addirittura da bambine, ma anche sui luoghi di lavoro, tra le mura domestiche e in famiglia.

Alyssa Milano ha spiegato che l’idea dietro #MeToo è quella di portare il dibattito su Weinstein su un altro piano, offrendo un’idea dell’elevato numero di donne che continuano a essere molestate in ogni contesto.

Un fiume in piena che non può essere ignorato e che scuote la coscienza collettiva sottolineando la vasta portata del problema. Sulla scia emotiva di #MeToo, l’universo maschile ha dato vita a una sorta di tardivo, collettivo e insufficiente esame di coscienza attraverso l’hashtag #Ihave, “l’ho fatto”, in cui riportano online episodi in cui hanno maltrattato le donne contribuendo, consapevolmente o meno, a perpetrare la cultura del maschilismo e della violenza.

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