venerdì, Marzo 29, 2024
Home Blog

Milan, grande rimonta, il resto è follia

Caduta all’inferno, resurrezione e di nuovo caduta. Il Milan di ieri sera al San Paolo ha avuto una strana e disgraziata parabola, riuscendo a riprendere per i capelli una partita praticamente già persa dopo 45 minuti, ma poi essendo incapace di mantenerla viva, uscendo alla fine sconfitto da un Napoli che ha creduto di più nei tre punti ed ha approfittato della situazione ancora poco matura degli uomini di Vincenzo Montella.

In uno stadio semi-vuoto, a riscaldare l’ambiente c’hanno pensato le due squadre, comunque brave a darsi battaglia e creare una sfida ricca di colpi di scena. Come scrive la Gazzetta dello Sport analizzando Napoli-Milan di ieri, i rossoneri si sono buttati via nel primo tempo dopo un inizio promettente, fatto di possesso palla e sicurezza, beffati da un Arkadiusz Milik che proprio ieri ha cominciato a prendere confidenza con il calcio italiano e almeno per una notte fatto dimenticare un certo Higuain al popolo napoletano. Una doppietta che sembrava aver dato il colpo di grazie al Milan, capace invece di rialzarsi con merito.

Nella ripresa in campo un ‘diavolo’ diverso e più caparbio, abile in 10 minuti a riprendere il pareggio: due eurogol di M’Baye Niang prima e Suso poi hanno fatto nuovamente sorridere mister Montella. Ma la gara e le pressioni erano ancora lunghe e numerose. C’ha pensato la qualità di Dries Mertens, letteralmente imprendibile, ed il cinismo di José Callejon a richiudere il match, oltre a due folli espulsioni comminate a Kucka e Niang che hanno aggravato la situazione. Insomma un 4-2 finale per il Napoli che lascia tanto rammarico in casa Milan, per l’occasione persa, per il buon gioco mostrato a tratti, per una difesa ancora tutta da registrare. Tuttavia Vincenzo Montella può ritenersi soddisfatto della prestazione della sua squadra, che è stata in grado di rimanere in partita fino alla prima espulsione di Kucka, da li in poi la follia ha accerchiato i giocatori rossoneri. Buone indicazioni per un Milan che può, e deve, migliorare ancora. Ora la testa è subito rivolta all’Udinese dopo la sosta.