venerdì, Marzo 29, 2024
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E’ un Inter lungiMiranda: il primato nel segno del difensore brasiliano

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Prima di acquistarlo in estate, l’ Inter sentiva il bisogno di un centrale di difesa che trasmettesse sicurezza e portasse esperienza in un reparto troppe volte messo sotto accusa nella stagione precedente. Con l’ arrivo di Joao Miranda dall’ Atletico Madrid, i nerazzurri hanno risolto parecchi problemi: la difesa subisce pochissimo e non a caso è la migliore del campionato finora con sole 9 reti subìte in appena 15 gare. L’ accordo per portarlo a Milano sponda nerazzurra fu il seguente: 14 milioni di euro, 4 pagati nell’ immediato e i restanti 10 suddivisi nei successivi 3 anni. Un affare, a prescindere dall’ età ( 31 ) che aveva portato un pizzico di scetticismo tra i supporters della squadra di Mancini. Ma lui, affiancato dal giovane Murillo, ha stupito tutti: il partner colombiano è migliorato partita dopo partita grazie alla sua preziosissima ” chioccia ” e tutta l’ Inter ne ha beneficiato. Ad oggi, Miranda è anche capitano della propria nazionale brasiliana ( a discapito di Thiago Silva ), nonchè titolare inamovibile. Appena arrivato in estate, si aggrega alla Primavera anzichè volare in Cina per la tournèè che l’ Inter ha tenuto nel mese di Luglio, proprio per potenziare i carichi fisici e farsi trovare pronto per l’ inizio di stagione. Il tecnico Roberto Mancini ne tesse le lodi, parlando di ” un ragazzo fantastico. Ho allenato parecchie coppie difensive fortissime, ma non posso ergere dei paragoni: lui è Miranda, gli altri sono gli altri “. Il difensore rientra anche tra i ” cattivi ” di inizio stagione, ossia tra le 5 espulsioni di questo primo scorcio di campionato: nella sfida interna contro la Fiorentina, commette fallo da ultimo uomo su Kalinic e viene cacciato anzitempo: la sconfitta sarà dura ( 1-4 ), ma risulterà un passaggio a vuoto e nulla di più. L’ Inter si coccola il suo gigante brasiliano, con la speranza che possa portarla in Champions prima e sul tetto del mondo poi. Come fecero Lucio, Samuel, Cordoba e Javier Zanetti nell’ anno del Triplete; gente che i tifosi interisti sognano ancora di notte, a distanza di 5 anni.