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Molestie sessuali sui modelli da parte dei fotografi: anche gli uomini trovano il coraggio di denunciare

Da Hollywood alle passerelle: decine di modelli hanno accusato i fotografi Mario Testino e Bruce Weber, colpevoli di molestie sessuali sui set.

Dopo il recente caso Weinstein e i vari scandali di molestie sessuali ad Hollywood, le celebrità si sono movimentate tramite l’iniziativa Time’s Up, per dar voce a tutte quelle donne che hanno finalmente trovato il coraggio di parlare e denunciare numerosissimi abusi avvenuti nel mondo dello spettacolo da parte di produttori e registi.

Stavolta è il turno del mondo della moda e le vittime sono uomini. Il New York Times ha riportato le accuse mosse a due maestri della fotografia, l’americano Bruce Weber e il peruviano Mario Testino, da parte di un numero consistente di modelli, i quali hanno denunciato di esser stati molestati sui set dei vari servizi fotografici, dagli anni Novanta in poi.

Mario Testino è ricordato per esser stato il fotografo della Royal Family britannica, per aver lavorato con nomi quali Dolce&Gabbana e Vogue, sulla cui rivista immortalò la tennista Serena Williams e sua figlia. Le accuse contro di lui vengono mosse da circa 13 modelli, tra cui Ryan Locke; questi ha raccontato di aver subito palpeggiamenti e molestie fisiche e verbali, quando Testino chiese di restare da solo con il ragazzo, per poi saltare sopra di lui.

Altri 15 modelli hanno descritto la loro traumatica esperienza con Bruce Weber, il fotografo delle star e di marchi come Calvin Klein o Abercrombie & Fitch. Spicca il racconto davanti alle telecamere di Jason Boyce, riguardante un episodio del 2014. Allora 28enne – mentre Weber ne aveva 68 – il ragazzo ha raccontato, con le lacrime agli occhi e il fiato mozzato, di essersi sentito terrorizzato ed umiliato di fronte all’ordine del fotografo di spogliarsi, in quanto sembrava “troppo teso”,. Weber ha poi inserito le proprie dita nella sua bocca e l’ha costretto a masturbarlo. Alla domanda: “Quanto sei ambizioso?” il modello restò in silenzio, perciò fu fatto rivestire e andare via. Ma non prima di averlo baciato sulla bocca con la forza. Boyce ha poi confessato di aver avuto per diverso tempo il terrore di incontrare nuovamente Weber durante la sua carriera e di aver sofferto di ansia e depressione.

Attualmente, nonostante i due fotografi respingano ogni accusa, la direttrice artistica di Vogue, Anna Wintour, ha annunciato che non lavorerà ancora con loro. Si sta inoltre mettendo in atto un codice di condotta più rigido per i futuri servizi fotografici: no ai minorenni, i modelli e le modelle non devono mai restare da soli sul set e qualsiasi scena di nudo dev’essere concordata in anticipo.

Per molti uomini, ancora oggi, denunciare una molestia significa perdere di virilità e cadere quasi nella derisione. Il coraggio che stanno avendo questi ragazzi rappresenta un grande passo in avanti per arrivare a comprendere che non esistono donne che non distinguono una molestia da un “maldestro corteggiamento” o uomini meno virili ma esiste un nemico comune, a prescindere dal sesso: l’abuso di potere.

Di seguito il video dell’intervista a Jason Boyce.

Alessandra Trifari
Alessandra Trifari
Laureata in Storia dell'arte, bozzettista, scrittrice, appassionata di tutto ciò che è arte. Mi ripeto: "Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza, in profondità, succhiando tutto il midollo della vita, e dei due sentieri scelsi il meno battuto, per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto."
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